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Politica | 29 agosto 2024, 18:55

Carcere di Torino, Zangrillo: "Sovraffollamento questione da affrontare subito, ma non ci sono solo negatività" [VIDEO]

Il Ministro della Pubblica Amministrazione ha incontrato detenuti e polizia penitenziaria, trovando problemi da risolvere ma anche lati positivi: "Il decreto del Governo va nella direzione giusta"

Carcere di Torino, Zangrillo: "Sovraffollamento una questione da affrontare subito"

Carcere di Torino, Zangrillo: "Sovraffollamento una questione da affrontare subito"

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha visitato la casa circondariale di Torino. Forza Italia, di cui Zangrillo è commissario regionale, sta portando avanti la campagna "Estate in carcere" per visitare i luoghi di detenzione in tutto lo stivale, con lo scopo di osservare in prima persona le loro condizioni e portare il tema all'attenzione dell'opinione pubblica.

Incidenti e proteste negli ultimi tempi

Tra proteste e violenze, il Lorusso Cutugno ormai da qualche tempo occupa le pagine dei giornali ed è sotto la lente della politica. Sia i detenuti che le forze dell'ordine denunciano da mesi il sovraffollamento del carcere, che causa condizioni degradanti per chi è recluso e tensioni quotidiane con gli agenti penitenziari, che lavorano sotto organico.

Zangrillo, che durante la visita ha incontrato la direttrice del carcere Elena Lombardi Vallauri e rappresentanti dei detenuti e della polizia penitenziaria, ha sottolineato come la situazione nel Lorusso Cutugno sia delicata ma ha voluto anche ribadire come qui a Torino ci siano alcuni fattori positivi, come la sanità e la collaborazione tra detenuti e polizia, e come il decreto del Governo approvato a inizio agosto vada nella direzione di risolvere questi problemi.

"Affrontare il tema del sovraffollamento"

"Questo carcere è uno dei più complessi del nostro Paese - ha commentato - ha più di 1400 detenuti rispetto a una capienza che è poco sopra il migliaio. Questo carcere ha tantissime virtù, c'è una gestione molto attenta a garantire una vita carceraria adeguata. Ho avuto un incontro molto intenso coi detenuti che hanno ribadito alcune emergenze: c'è un tema di sovraffollamento che deve essere affrontato, c'è una necessità di garantire adeguatezza della polizia penitenziaria".

"Ho visto un rapporto molto collaborativo tra detenuti e polizia carceraria, entrambi hanno parlato bene degli altri - ha aggiunto il ministro Zangrillo - Questo carcere dà molta attenzione all'aspetto sanitario. I detenuti mi hanno raccontato la loro necessità di avere degli spazi adeguati, che la vita carceraria tutto sommato funzioni abbastanza bene, ma quello che lamentano è che i vari provvedimenti del magistrato di sorveglianza sono farraginosi. Il lavoro che sta facendo il Governo col decreto carceri approvato il 7 di agosto è un decreto che va nella direzione giusta, perché cerca di efficientare il sistema carcerario".

"Decreto carceri va nella direzione giusta"

Ma non è ancora tutto: "Un altro tema che mi è stato sottolineato riferisce alla presenza significativa di personale straniero, in questo carcere quasi il 50% dei detenuti sono stranieri e quindi ha la necessità di avere del personale, i cosiddetti mediatori culturali, che favoriscono un rapporto virtuoso con persone che non appartengono al nostro paese e che quindi vivono una situazione di ulteriore disagio - ha concluso Paolo Zangrillo - Esco confortato sul fatto che le iniziative che stiamo assumendo sono in linea con le emergenze che dobbiamo affrontare, col ministro Nordio che come magistrato di lungo corso conosce molto bene il sistema carcerario e sta dando un forte contributo".

Ruzzola: "Una visita doverosa"

La visita che ho effettuato con il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo al Carcere Lorusso Cutugno era doverosa. Abbiamo avuto modo di ascoltare in presa diretta la voce sia degli agenti penitenziari, ai quali va il ringraziamento di Forza Italia per il lavoro delicato e indispensabile che svolgono, e dei detenuti. Un modo per approfondire le criticità che si vivono all’interno della Casa circondariale, perchè senza conoscere non si può agire”: ad affermarlo a margine dell’incontro Paolo Ruzzola, presidente del Gruppo regionale di Forza Italia in Piemonte.

Francesco Capuano

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