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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 29 agosto 2024, 15:33

Caso Povia, ancora polemiche. Nicco: "Nichelino come l'Urss". Tolardo: "Perché ho detto no". L'artista: "Io cacciato"

Il presidente del Consiglio regionale parla senza mezzi termini di censura, il sindaco si rivolge direttamente al cantante su Fb. Che replica: "Faccia un passo indietro, mi inviti al Talent"

Non accennano a placarsi le polemiche attorno al caso Povia

Non accennano a placarsi le polemiche attorno al caso Povia

Ieri il botta e risposta a distanza che ha coinvolto il generale Vannacci e l'esponente dem Berruto: le polemiche attorno al caso Povia non accennano a placarsi, dopo la decisione del sindaco Giampiero Tolardo di escludere il cantante dalla giura del talent del 20 settembre a Nichelino per le sue posizioni no vax e antiabortiste.

Nicco: "Nichelino come l'Unione Sovietica"

Sulla vicenda è intervenuto anche il neo presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, che ha parlato senza mezzi termini di censura, attaccando duramente la scelta fatta dalla Giunta nichelinese: "La sinistra non perde il vizio di censurare chi la pensa diversamente, ma poi accusa la destra di violare i diritti democratici. A Napoli dicono 'chiagni e fotti'. Nichelino capitale dell'Unione Sovietica".

Mentre numerosi esponenti del Pd hanno espresso solidarietà all'assessore Giorgia Ruggiero, vittima di attacchi hacker durissimi e dai toni sessisti riprovevoli per aver preso le difese del sindaco Tolardo, il primo cittadino di Nichelino si è rivolto direttamente a Giuseppe Povia con un video sulla sua pagina Facebook, nel quale ha difeso la scelta di dire di no all'artista.

Tolardo: "Perché il no a Povia"

"La città di Nichelino è una comunità inclusiva, un luogo dove non siamo abituati a etichettare come "malate" le persone gay e tutte quelle appartenenti alla comunità LGBTQIA+, un luogo dove a nessuno verrebbe in mente di spiegare a una donna che non è libera di scegliere se abortire oppure no, un luogo dove il colore della pelle non determina quanto vali, un luogo dove crediamo nella medicina e nella scienza", ha detto Tolardo.

"Queste posizioni sono diametralmente opposte (e lontane) da quelle di Giuseppe Povia, al quale non abbiamo certo tolto la libertà di parola (ha spiegato a tutta Italia cosa pensa del suo quarantesimo concerto annullato, proprio a Nichelino). Quando ho scoperto che si sarebbe anche esibito, cantando, tra gli altri brani 'Luca era gay", lo stesso Luca che ora si dice "guarito" e che porta a Medjugorie altre persone omosessuali promettendo di "guarirle" ho scelto di annullare la sua presenza". Poi il sindaco di Nichelino dichiara di non aver fatto una scelta politica: "Non è una questione di destra, di sinistra, o di centro storico, del quale si professa l'artista. I diritti civili rappresentano una delle nostre battaglie storiche e non siamo disposti ad accettare che qualcuno faccia discriminazioni nella nostra città".

Tolardo ha poi concluso ringraziando "tutti coloro che in questi giorni mi hanno manifestato pubblicamente la loro solidarietà, in pubblico e in privato, in merito alla scelta che abbiamo compiuto e che rivendichiamo con forza. Non saranno certo i messaggi d’odio a fermarci. Non molleremo di un centimetro!".

Povia: "Mi avete chiamato e poi cacciato"

Polemica conclusa? Manco a parlarne. Al video di Tolardo ha controreplicato lo stesso Giuseppe Povia, con un lungo video su Facebook che parte proprio dalle parole del sindaco di Nichelino: "Soffro per il fatto di passare per quello che non sono e per quello che non ho detto. Io non amo le polemiche e per questo mi difendo, avete fatto tutto voi: mi avete chiamato e poi mi avete cacciato".

L'artista poi dichiara che certe accuse nei suoi confronti sono solo fake news, contestando alcune delle citazioni fatte da Tolardo: "Mai detto 'guarite' oppure 'prendetevela con i vostri genitori se siete gay'. Quel profilo a mio nome dove lei ha letto dei post di carattere omofobo è falso, già smentito da me pubblicamente a suo tempo'. Lei è stata vittima di trollaggio, attenzione a non venire ribattezzato Trollardo", aggiunge con tono ironico il cantante, rivolgendosi direttamente al sindaco di Nichelino. Ricordando poi la sfilza di riconoscimenti ottenuti dalla sua famosa 'Luca era gay'.

"Tolardo faccia un passo indietro e mi inviti il 20 settembre a Nichelino. Io porto un messaggio di pace, anche se le mie idee non sono uguali alle sue", ha concluso Povia. La sensazione è che la vicenda sia lungi dall'essersi conclusa, col rischio di andare avanti fino a che inizierà finalmente la festa di San Matteo.

Massimo De Marzi

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