Attualità - 27 agosto 2024, 16:00

La complicità di un caffè per raccontare l’impegno del vescovo di Pinerolo

Il gruppo Facebook, creato da Enrico Berardo, ha 5.500 iscritti: “Mi sono ispirato a una lettera pastorale di Monsignor Olivero”

Enrico Berardo di fronte al gruppo creato per diffondere il messaggio del vescovo Derio Olivero

È nato da una sollecitazione a essere complici, contenuta in una lettera pastorale del vescovo di Pinerolo Derio Olivero e oggi il gruppo ‘Sorsi di caffè con Derio’ conta 5.500 iscritti.

A cogliere lo stimolo è stato Enrico Berardo, ordinato diacono nel 1994. Oggi è un 77enne in pensione, che non si è mai declinato nella visione comune del pensionato statico e pigro: “Quando andiamo in pensione ci regalano di default il giubbino arancione catarifrangente per andare a vedere gli scavi – rivela –. Ecco possiamo dire che quel giubbino io ce l’ho ancora nel cellofan e non ho intenzione di aprirlo”.

Scherza così Berardo, mentre racconta della sua vita e di come ha messo al servizio della comunità religiosa la sua competenza di grafico: “Ho lavorato tutta la vita nella stampa, all’età di 22 anni ho aperto una tipografia a Cavour insieme a mio fratello e successivamente, nei primi anni ’80, ho aperto la mia azienda di grafica e fotografia che poi ho lasciato in gestione a mio nipote”.

Nel 1997 si è trasferito a Villar Perosa, qui ha iniziato a mettere al servizio della comunità le sue competenze digitalizzando foto e documenti relativi al paese per lasciare nel tempo testimonianza della sua storia.

Nel 2019 arriva invece l’ispirazione di creare un gruppo Facebook che, tramite la pubblicazione di post e contenuti, potesse mettere in contatto l’attività del vescovo Derio, con la sua comunità.

“Il vescovo Derio è arrivato a Pinerolo portando un ciclone benefico di novità. Con le sue lettere pastorali riesce nell’intento comunicativo di arrivare dritto al cuore di chi legge – sottolinea Berardo – È stata proprio una delle sue lettere pastorali ad ispirare la creazione del gruppo ‘Sorsi di caffè con Derio’. In questa lettera, intitolata ‘Vuoi un caffè?’, il vescovo faceva un appello ai lettori chiedendo loro di ‘essere suoi complici’”.

Negli anni il gruppo è cresciuto e si è evoluto. All’inizio era un modo per condividere con il pubblico citazioni e frasi di Derio, successivamente, con l’avvento del Covid, è stato un modo per tenere aggiornati i fedeli sullo stato di salute del vescovo, che è stato colpito duramente dalla malattia. Ad oggi conta 5.500 iscritti da tutto il mondo ed è diventato un vero ponte di socialità tra il vescovo Derio e la comunità, un aggiornamento sui suoi impegni e sugli eventi che lo vedono protagonista, un luogo non soggetto al vincolo della distanza, ma che unisce e azzera le differenze.

“Nel futuro mi auguro che il gruppo possa procedere la sua evoluzione, magari diventando anche un sito web dove tutto il materiale relativo a Derio sia accessibile a tutta la comunità in modo più agevole e veloce – conclude –. Piano, piano mi auguro che arriveremo anche al raggiungimento di questo bellissimo obiettivo”.

Martina De Mieri