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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 26 agosto 2024, 13:17

A Nichelino scoppia il caso Povia: escluso dalla giuria di un Talent, le opposizioni insorgono: "Censura"

Il sindaco Tolardo difende la scelta ("ha espresso posizioni no vax e contro l'aborto"), ma Augusta Montaruli (FdI) e il M5S contestano questa decisione. L'artista: "E' una ciliegia un pò marcia sulla torta"

Una immagine di repertorio del cantante Povia

Una immagine di repertorio del cantante Povia

Canzoni stonate, verrebbe da dire mutuando dal titolo di un celebre brano di Gianni Morandi. A Nichelino è scoppiato il caso Povia: l'artista, diventato noto al grande pubblico con quel "Quando i bambini fanno ooh!" cantato al Festival di Sanremo nel 2005, era stato incluso dagli organizzatori della festa di San Matteo nella giuria del Talent Show che promuove i giovani artisti locali, ma il sindaco Giampiero Tolardo ha cancellato la sua presenza.

Tolardo giustifica la sua decisione

Niente Povia "non per le sue posizioni politiche ma perché in passato si è detto vicino ai no vax, contro l'aborto e le differenze di genere: quanto di più lontano da quelli che sono i valori della democrazia che la nostra comunità incarna", ha detto il primo cittadino per giustificare la sua decisione. "Per questo ho chiesto di rescindere immediatamente il contratto in essere".

Povia: "Una ciliegia amara sulla torta"

Detto che il vero scivolone lo hanno commesso gli organizzatori e coloro che lo avevano inserito tra i giurati, proponendogli anche di suonare tre brani, quando tutti conoscevano certe posizioni di Povia, l'artista ha cercato di prenderla con filosofia, pur non nascondendo un certo disappunto: "Mi sono esibito in Comuni delle più diverse amministrazioni politiche. Questo è il 40esimo concerto che mi viene annullato: non voglio fare polemica, io ho la coscienza pulita e meno sporca di tanti altri, mi hanno messo l'etichetta di quello di destra e non c'è niente da fare. Anche se io rispondo sempre che tra destra e sinistra sono del centro storico. Ma questa cosa di Nichelino è una ciliegia un po' marcia sulla torta". 

Le opposizioni insorgono: "Censura"

Ma più delle parole dell'artista hanno fatto rumore le polemiche sollevate dalle forze di opposizione a Nichelino, che hanno gridato allo scandalo, come ha fatto anche Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Censurare un artista è un'abitudine consolidata a sinistra, che però viene costantemente giustificata da chi la fa. Il caso Povia a Nichelino lo dimostra e certifica una ipocrisia dove ci si ricorda delle libertà a giorni alterni o a seconda di chi toccano. Non risulta che il sindaco di Nichelino abbia chiesto a Povia di esibirsi ugualmente rivedendo le condizioni di partecipazione. Non credo peraltro che un sindaco possa chiedere ad un organizzatore di un contest, soggetto terzo rispetto al Comune, di rimuovere qualsiasi artista invitato se non vi è un accordo preventivo di organizzazione artistica". E l'esponente di FdI promette battaglia: "Su tale comportamento presenterò quindi un'interrogazione parlamentare per fare luce sull'intera vicenda".

Dura anche la presa di posizione del Movimento 5 Stelle a Nichelino: "L'amministrazione - dice la nota - ha annullato la partecipazione di Povia, un artista che quest’anno ha fatto ben 100 concerti, sia per giunte di destra che di sinistra. Ma perché una decisione così estrema in un paese che si definisce democratico? Chi ha detto “no” a Nichelino, e perché? Pensateci: un contratto firmato, le locandine pronte, tutto in ordine, ma poi arriva qualcuno e mette il veto. Questa è pura censura! E non è altro che il riflesso della paura di chi non tollera idee diverse dalle proprie".

A schierarsi accanto a Tolardo è il consigliere regionale del Pd Daniele Valle, che commenta: "Ma quali destra e sinistra, semplicemente posizioni omofobe e novax non possono avere cittadinanza nelle manifestazioni patrocinate da un Comune". "Stupisce - aggiunge - che si arrivi alle interrogazioni parlamentari per una questione tanto semplice. Sarebbe interessante la stessa trasparenza sui finanziamenti della fondazione AN all'associazione neofascista Acca Larentia o ai novax dell’associazione “Sereni, vittime del Covid” dal quale sono partiti gli esposti, tra il 2020 e il 2021, contro Conte e Speranza".

Massimo De Marzi

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