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Attualità | 26 agosto 2024, 10:02

“Sono come un bambino che deve imparare tutto”

Il “prete felice” don Massimo Lovera, nuovo vicario della Diocesi pinerolese, racconta come prende il testimone da Don Gustavo Bertea

Don Massimo Lovera (archivio Vita Diocesana Pinerolese)

Don Massimo Lovera (archivio Vita Diocesana Pinerolese)

“Sono come un bambino che deve imparare tutto, mi metterò in ascolto e, in comunione con il vescovo, cercherò sempre di fare un buon lavoro per la Diocesi pinerolese”, questo l’atteggiamento e il proposito di don Massimo Lovera, che è convinto che “solo con l’ascolto e l’accoglienza si può arrivare a sempre più fedeli”.

Dopo molti anni trascorsi con l’incarico di vicario generale, don Gustavo Bertea, ha lasciato il suo ruolo e il vescovo lo ha affidato a don Lovera.

Monsignor Derio Olivero ha comunicato la nomina durante la celebrazione eucaristica di domenica 7 luglio, nella parrocchia Spirito Santo.

Don Lovera è nato a Pinerolo il 6 maggio 1971, e qui ha costruito la sua vita di “prete felice”, come lui stesso si definisce nella prefazione del suo libro ‘Felice di essere prete’, edito da ‘Vita Editrice’.

Il precedente vescovo, Pier Giorgio Debernardi, l’ha ordinato sacerdote il 27 giugno 1999, successivamente ha prestato la sua opera pastorale a Madonna di Fatima (Pinerolo), a Frossasco e a Bricherasio. È diventato poi parroco a Pinerolo, prima nella parrocchia basilica di San Maurizio e successivamente in quella dello Spirito Santo. Inoltre don Massimo è anche vicario della zona pastorale urbana.

“Ogni incarico che assumo, lo assumo con spirito di servizio – rivela –, mettendomi completamente in ascolto della comunità”.

Don Lovera è anche stato responsabile della Pastorale giovanile della Diocesi, percorso che gli ha permesso di farsi conoscere e amare dalle nuove generazioni di fedeli: “La Chiesa attualmente affronta diverse sfide, il mondo è in continua evoluzione e la Chiesa deve usare un linguaggio diverso, che sappia accogliere e voler bene – argomenta –. Un linguaggio che non abbia paura di rinnovarsi, che sia meno perentorio e più aggregativo, verso i giovani e verso tutti”. E di iniziative in questo campo, il nuovo vicario generale ne ha già prese: nel 2012, per esempio, quando si occupava della PiGì, ha lanciato dei video Vangeli, per trasformare in brevi video, da condividere sui social, il Vangelo della domenica.

Martina De Mieri

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