Giovedì 5 settembre alle ore 19 all’Imbarchino del Valentino di Torino, inaugura Earthink Festival. #CURAMI è il titolo di questa XIIIma edizione che quest’anno sarà ospitata tra i comuni della Valchiusella (Valchiusa), zone periferiche della Città di Torino e Casabianca, una piccola frazione di Asti con un programma di spettacoli dal 5 al 22 settembre.
Primo spettacolo in programma Stand-up Ecology, realizzato in collaborazione con l’Istituto per l'ambiente e l'educazione Scholé Futuro onlus, che attraverso tre artisti di stand up comedy, utilizza lo straordinario e potente strumento dell’umorismo per diffondere la consapevolezza e favorire una profonda riflessione riguardo alle conseguenze delle nostre azioni sull’ecosistema.
A seguire alle 21.30 sempre all’Imbarchino, il duo Under 30 Fossik Project, composto da Marta Del Grandi e Cecilia Valagussa, che presenterà in debutto nazionale, (in replica anche venerdì 6 alle ore 19 a Vico Canavese nella Chiesa di San Giovanni Battista) il nuovo progetto Underneath, dedicato al suolo, ambiente misterioso, prezioso e di difficile osservazione, tanto essenziale per la vita sulla Terra quanto minacciato dal comportamento dell’uomo, spettacolo vincitore del Bando Per Chi Crea di S.I.A.E.
Sabato 7 settembre il Festival si sposta al Lago di Meugliano, con la Compagnia Teatrale Petra, per presentare Humana Foresta (partenze ore 11 e ore 16), una performance esperienziale in natura alla scoperta degli spazi naturali, dei luoghi della memoria nei quali la natura ci parla, in cui la fascinazione performativa si mescola all’esperienza personale. E’ un’esplorazione sul rapporto e la connessione tra l’essere umano e la natura che, apparentemente silenziosa e a volte nascosta ai nostri occhi, assiste al passaggio delle generazioni, ai cambiamenti e alle trasformazioni.
Domenica 8 settembre alle ore 10.30 alla Cappella Crant di Vico Canavese i giovani artisti Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich presentano Strada Maestra. Lo spettacolo nato da un progetto di ricerca chiamato "Terramadre", è il racconto di un viaggio, fisico e teatrale, svolto dai due autori/attori per ridefinire il loro rapporto con la natura. L'osservazione oggettiva è il centro del progetto: all'inizio dello spettacolo, infatti, è prevista una breve camminata da fare con gli spettatori, dove anche loro partecipano attivamente a questa esperienza, provando ad osservare in modo oggettivo il territorio che li circonda.