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Attualità | 20 agosto 2024, 12:15

Le cugine custodi della memoria dei rifugi antiaerei di Perosa Argentina

Stefania Deschino e Giulia Nocerino affiancano Italo Bernardi, che da trent’anni si prende cura della galleria di via Roma

Da sinistra, Nocerino e Deschino, con dietro Bernardi

Da sinistra, Nocerino e Deschino, con dietro Bernardi

A Perosa Argentina c’è un luogo in cui il tempo pare essersi fermato, dove le mura diventano custodi di vecchie ferite difficili da rimarginare e l’aria è ancora satura di ricordi indelebili.

I rifugi antiaerei di via Roma 63 sono un luogo ricco di storia, di cui Italo Bernardi ne è da sempre stato il portavoce. Ma a proteggere le memorie passate non c’è solo Italo, insieme a lui si sono unite anche Stefania Deschino e Giulia Nocerino, due cugine accomunate da un luogo che ha sfiorato tutte le generazioni passate della loro famiglia.

I rifugi antiaerei di Perosa furono costruiti negli anni ’40 dal Setificio Gütermann, lo stesso che edificò le ‘case venete’, le famose palazzine per gli operai della fabbrica, la maggior parte veneti, emigrati e arrivati in Piemonte in cerca di lavoro.

Tra questi vi erano anche i genitori di Italo e i bisnonni di Giulia e Stefania.

Perosa era un potenziale bersaglio, c’era oltre al setificio anche il cotonificio, entrambi convertiti alla produzione di materiali militari.

I rifugi avevano una capienza di 344 persone, ma molto spesso ne arrivava a contenere anche 500.

“Conosco Italo e i rifugi da sempre. Sopra i rifugi, oltre a viverci lui, ci vivevano anche i miei bisnonni e poi successivamente i miei nonni. Ho passato molto tempo lì, mi ricordo che da piccolina venivano usati come scantinati, ne aveva uno anche mia zia” racconta Nocerino, che lavora in campo museale e a vent’anni decide di trasferirsi a Torino, ma dall’estate scorsa, dopo essere scappata dal caldo soffocante della città ed essersi rifugiata nella casa dei nonni a Perosa, rimasta disabitata per molto tempo, si è rinnamorata della Val Chisone, tanto da trasferircisi.

“Non mi trovavo più bene in città. A Perosa è stato come riconnettermi con le mie radici e il mio passato: a casa dei miei nonni ho ritrovato un sacco di ricordi e insieme a loro Italo, che ogni domenica, scendeva ai rifugi insieme a Stefania”. Lei ha iniziato presto a unirsi a loro e tra l’attesa di un visitatore e l’altro non è mai mancata una partita a carte o una risata.

“Abito qui da quando avevo sei anni, vicini di casa da sempre, Italo mi ha vista crescere. Il rifugio ha scandito il tempo della mia infanzia, ricordo che insieme a un vicino di casa, mi divertivo a correre tra i vicoli bui di quelle mura piene di storia – rivela Deschino –. Tenendo compagnia a Italo, ogni domenica, si è consolidata la nostra amicizia e presto ho iniziato anche ad aiutarlo nelle visite”.

Ormai da trent'anni Bernardi si prende cura dei rifugi, ma da tempo non manca la preoccupazione per il futuro di questo luogo, di cui ne è sempre stato il custode.

Deschino e Nocerino, entrambe affezionate al progetto, hanno deciso di aiutarlo Italo in questa impresa.

Così è nata l’idea di creare un nuovo logo, rinnovare i canali social aggiornandoli costantemente con le foto delle visite, gli aneddoti e i racconti di Bernardi, ormai tra i pochi testimoni della Seconda Guerra Mondiale. Si è inoltre cercato di fare rete, mettendosi in contatto con nuove realtà, come la Galleria Lilium con cui hanno collaborato per la realizzazione di due mostre, una per il 25 aprile ed una ancora in corso intitolata ‘Ecco l’uomo’ di Pierantonio Masotti, con l’obiettivo di promuovere i rifugi e il territorio anche dal punto di vista culturale. In futuro c’è la speranza di poter ricevere una rampa per disabili, così da rendere l’accesso facile a tutti.

I rifugi antiaerei, salvo maltempo, sono aperti tutte le domeniche dalle 9 alle 11,30 e dalle 13,30 alle 17,30, in settimana aprono solo su prenotazione. L’ingresso è a offerta libera e la durata della visita è di 30/45 minuti. È consigliato un abbigliamento comodo.

Per ulteriori informazioni visitare la pagina Facebook Rifugi Antiaerei o contattare il numero 3479922404.

Asia Morosinotto

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