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Sanità | 11 agosto 2024, 11:16

Un'operazione eccezionale al cuore per salvare la vita a una neonata al Regina Margherita

L'intervento è stato effetto per via percutanea, la piccola era affetta da una rarissima anomalia congenita: la fistola coronarica. Il trasferimento dopo essere nata all'ospedale di Rivoli

staff medico in sala operatoria

La piccola era nata all'ospedale di Rivoli e subito aveva mostrato problemi al cuore

Un intervento eccezionale per salvare la vita a una neonata affetta da rarissima anomalia congenita, una fistola coronarica.

E' successo al Regina Margherita: si tratta di una bimba nata presso la Neonatologia dell’ospedale di Rivoli. Nei primi giorni di vita è stata trasferita presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Infantile di Torino, diretto dalla dottoressa Chiara Riggi, del Dipartimento di Patologia e Cura del bambino diretto dalla professoressa Franca Fagioli. A minacciare la sua sopravvivenza, una comunicazione anomala tra le coronarie e una camera cardiaca del cuore destro. Tale comunicazione devia il sangue dalle coronarie, i vasi che nutrono il cuore, ed al contempo crea un sovraccarico per la parte destra del cuore. Dopo i primi giorni di osservazione le condizioni cliniche della piccola sono peggiorate rapidamente, al punto di dover essere trasferita presso la Rianimazione cardiologica dell’ospedale Regina Margherita.

Il piccolo cuore soffriva perché poco sangue arrivava al circolo coronarico, causando un’ischemia, proprio come ciò che accade nel cuore degli adulti quando si parla di angina e di infarto cardiaco. Si è reso quindi necessario un intervento urgente e ad alto rischio: la fistola era molto grande e circondava il piccolo cuoricino, grande circa quanto un'albicocca, e la paziente di pochi giorni pesava poco più di 3 chili.

L’intervento mini-invasivo è stato eseguito presso l’Emodinamica dell’ospedale Regina Margherita dalla dottoressa Gaetana Ferraro, con la collaborazione della dottoressa Gabriella Agnoletti, ex primario del reparto di Cardiologia OIRM e dell’équipe di emodinamica. La comunicazione anomala è stata chiusa, passando dall’arteria femorale, grazie ad un catetere di un millimetro e mezzo, utilizzando una protesi larga 5 millimetri, che, fungendo da tappo, ha bloccato completamente il passaggio del sangue verso l’atrio destro, dove la fistola sboccava, e reindirizzandolo verso la coronaria sinistra. La paziente ha avuto un immediato beneficio ed è stata dimessa dalla Rianimazione presso il reparto di degenza cardiologica dopo pochi giorni. La piccola è appena stata dimessa e finalmente ha potuto conoscere i suoi due fratellini.

redazione

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