Attualità - 06 agosto 2024, 07:24

Nel cortile delle case popolari di via Montevideo, tra buche profonde e veicoli smantellati: "Qui è il cimitero delle auto" [FOTO]

Non solo occupazioni abusive e degrado. A peggiorare la situazione di chi vive negli alloggi Atc di Borgo Filadelfia c'è anche un fenomeno legato ai veicoli ormai in disarmo

I cortili delle case popolari di Borgo Filadelfia sono una discarica di mezzi abbandonati

Non esiste un termometro assoluto, ma per farsi un'idea sul tempo trascorso da quando quelle automobili sono arrivate lì basta guardare la polvere sui vetri, le foglie accumulate sul parabrezza, ma anche i copertoni ormai sgonfi e deformati. 

"Qui è un cimitero delle auto. Lo diciamo da anni. Ci sono mezzi fermi ormai da tempo immemore, ma nessuno le porta via", dicono i residenti delle case popolari che formano il quadrilatero di via Montevideo, via Tunisi, via Reduzzi e via Taggia. Nel cuore di Borgo Filadelfia, dove nella giornata di ieri hanno fatto un sopralluogo il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano e il coordinatore del commercio, Dario Pera, non c'è solo il problema delle occupazioni abusive.

Cortili disastrati

"Sono quasi tutte famiglie rom", è stato detto nella giornata di ieri. Ma il problema, per chi vive in queste strade, non sono tanto i camper che da tempo ormai orbitano in zona. Parcheggiati o in movimento. A peggiorare la vivibilità c'è anche lo stato in cui si trovano le parti comuni. E i cortili sono una nota particolarmente stonata.

Buche enormi

Se infatti il verde è piuttosto ben tenuto, anche con alcune aiuole piuttosto graziose, è la manutenzione del suolo a gridare vendetta. "Ci sono delle buche enormi, qui vivono molte persone anziane e il rischio che si inciampino e cadano è alto", dicono gli inquilini. E altri ricordano: "Sono venuti e hanno fatto almeno tre preventivi. Ma poi sono spariti".

Il cimitero delle automobili

Dunque, spostarsi a piedi è un rischio. Ma anche le auto sono sotto stress. Almeno quelle che si muovono. Perché ce ne sono parecchie (almeno una decina) che invece non fanno girare un copertone da mesi, forse anni. Ed è sotto gli occhi di tutti: vetture scassate, con strati di sporco accumulato nel tempo. Più discariche con le ruote (sgonfie) che mezzi di trasporto. "Eppure hanno la targa e quindi nessuno le può rimuovere, visto che si trovano in un cortile. Così ci raccontano", dicono gli inquilini.

Il camper che nessuno reclama

Ma non solo mezzi a quattro ruote: sono tanti anche i ciclomotori e gli scooter smontati pezzo per pezzo e abbandonati al loro destino. Fermi da chissà quanto tempo. E c'è addirittura un camper, parcheggiato nell'ultimo tratto di cortile che si affaccia su via Tunisi, di fronte alle scuole. "Ci viveva un uomo, sfrattato - raccontano -, ma poi è morto. Hanno contattato la famiglia, ma nessuno vuole prendersi in carico questo mezzo". Che, ormai distrutto e inservibile, rappresenta il chiaro segnale di un caseggiato sembre sull'orlo del degrado.

"Comprendiamo le preoccupazioni dei residenti circa il degrado e i fenomeni che peggiorano la qualità della vita. Per questo motivo stiamo lavorando con impegno per affrontare le occupazioni abusive e risolvere le problematiche relative alla sicurezza, per garantire che ogni cittadino possa vivere in un ambiente sicuro e decoroso”, commenta il presidente di Atc Piemonte centrale, Emilio Bolla.