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Cronaca | 24 luglio 2024, 10:48

"Allusioni sessuali, messaggi spinti su WhatsApp e battute sui vestiti": le accuse delle Consigliere della 2

Grimaudo (M5S), Guarna (Pd), Russo (Pd) e Variara (SE) in Consiglio hanno letto una lettera aperta al presidente Rolandi, chiedendo un intervento. Il Presidente: "Situazioni vanno subito bloccate"

Grimaudo (M5S), Guarna (Pd), Russo (Pd) e Variara (SE) in Consiglio hanno letto una lettera aperta al presidente Rolandi

Grimaudo (M5S), Guarna (Pd), Russo (Pd) e Variara (SE) in Consiglio hanno letto una lettera aperta al presidente Rolandi

Caso politico, che potrebbe avere anche risvolti di cronaca, nella Circoscrizione 2 di Torino. Ieri sera durante il Consiglio di Circoscrizione le consigliere Rita Grimaudo (M5S), Anastasia Guarna (Pd), Sara Russo (Pd) ed Elena Variara (Sinistra Ecologista) hanno letto una lettera aperta indirizzata al Presidente Luca Rolandi per denunciare “allusioni sessuali inappropriate, commenti denigratori sulle loro capacità intellettive e osservazioni indecorose sul loro abbigliamento”.

WhatsApp inappropriati

Atti di molestie e discriminazioni messe in atto da un gruppo ristretto di altri consiglieri. Nella missiva non vengono fatti nomi e cognomi, ma gli esponenti politici sono riconducibili all’area di centrodestra. Dopo settimane di episodi deprecabili ieri sera Grimaudo, a nome anche della altre tre, ha rotto il silenzio e denunciato tutto durante la seduta.

Spiegando a Rolandi e ai presenti che questi “atteggiamenti non si limitano all’ambito istituzionale, ma si estendono alla sfera privata attraverso l’invio di messaggi inappropriati su WhatsApp”. “Questa intrusione – hanno chiarito – nella nostra vita personale rappresenta un’ulteriore violazione dei confini professionali e un’inaccettabile escalation delle molestie”.

"Abbiamo pensato di cambiare modo di vestire"

Una situazione molto pesante che ha costretto Grimaudo, Russo, Guarna e Variara a pensare "di modificare le nostre consuetudini ed il nostro portamento”, così come "alterare il nostro modo di vestire, limitare le nostre interazioni e persino evitare determinati incontri”.

M5S: "Stop a cultura nociva e discriminatoria"

Situazioni verificatesi anche in presenza di alcuni colleghi, che non sono intervenuti in supporto. Da qui la richiesta a Rolandi di un intervento “sollecito e risoluto”. Ad esprimere vicinanza alle quattro consigliere il gruppo del M5S Torino, affinché “vengano adottate misure concrete per porre fine a questa cultura nociva e discriminatoria”.

“È essenziale che ogni membro del Consiglio possa lavorare in un ambiente sicuro e rispettoso, libero da ogni forma di molestia e discriminazione" chiosano i pentastellati, che sono pronti a sostenere il gruppo in eventuale azione legale a tutela dei diritti. Sulla stessa linea la vicepresidente del M5S Chiara Appendino, che esprimendo solidarietà alle 4 consigliere parla di "aggressioni verbali e psicologiche gravi, che non possono e non devono essere tollerate in nessun ambito, tanto meno in un contesto istituzionale".

 

Ad esprimere solidarietà anche la vicepresidente del Consiglio Comunale Ludovica Cioria. "Purtroppo nel 2024 - commenta l'esponente del Pd - ci sono ancora rappresentanti della sottocultura maschilista che siedono nelle istituzioni e continuano a fare battute o affermazioni umilianti nei confronti delle donne".

"Noi non siamo più disposte a lasciar correre perchè la lotta alla violenza di genere passa anche dall'igiene del linguaggio e dalla correttezza dai modi di rapportarsi con chi abbiamo a fianco" conclude l'esponente dem. 

Ringrazio le consigliere della Circoscrizione 2 che hanno rotto il silenzio che purtroppo spesso circonda comportamenti delegittimanti e vere e proprie molestie nei confronti delle donne, in ambito istituzionale come in ogni altro - così commenta Alice Ravinale, capogruppo di Avs in Consiglio regionale - Attendiamo il momento in cui anche gli uomini prenderanno parola per fermare questo tipo di inaccettabili atteggiamenti”.

Essere giovani donne in politica significa scontrarsi quotidianamente con la realizzazione che questi spazi non sono stati pensati per noi - così Sara Diena, consigliera comunale di Sinistra Ecologista - Non posso che appoggiare le consigliere dopo che io stessa, da poco insediata in consiglio comunale avevo riscontrato le stesse dinamiche sessiste e paternaliste che a mia volta ho avuto modo di denunciare”.

Rolandi: "Situazioni che vanno subito bloccate"

Segnalazioni immediatamente raccolta dal Presidente Luca Rolandi, che replica: “Mi adopererò perché venga ripristinato il clima di serenità in Consiglio, dove il  rispetto delle persone deve essere assoluto e tutti devono avere la massima agibilità”.

Sono rimasto molto colpito – sottolinea - ed amareggiato dalla lettera: vengono denunciate situazioni inappropriate che vanno subito bloccate. Devo fare  delle verifiche fattuali, ma vanno abbassati i toni e questo clima deve finire, soprattutto da parte di chi ha fatto illazioni e battute”.

“Vediamo se le persone si renderanno conto che è grave: cerco di fare tornare la situazione nell’ alveo della normalità perché non degeneri. In primis però ci va il rispetto di tutte le persone” conclude Rolandi.

Lo Russo: "Fare luce su questi eventi"

In merito agli episodi denunciati nella Circoscrizione 2 il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha dichiarato: “È con grande dispiacere che oggi devo affrontare una questione di grave importanza per la nostra comunità. Recentemente, alcune consigliere della Circoscrizione Due hanno segnalato episodi di molestie al loro presidente, una situazione che richiede la nostra massima attenzione e il nostro più profondo impegno. Prima di tutto, desidero esprimere la mia solidarietà alle consigliere coinvolte. La nostra amministrazione condanna fermamente qualsiasi forma di molestia e discriminazione. Nessuno dovrebbe mai sentirsi minacciato o non rispettato sul luogo di lavoro".

"Occorre far luce su questi eventi ed agire con la massima trasparenza e severità contro chiunque sia responsabile di tali comportamenti inaccettabili - ha aggiunto il primo cittadino - È essenziale creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti, dove la dignità e i diritti di ogni individuo siano protetti e valorizzati. La nostra città deve essere un esempio di rispetto e inclusione. Solo lavorando insieme possiamo costruire una comunità dove tutte e tutti si sentano sicuri e rispettati”.

Cinzia Gatti

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