Pinerolese - 23 luglio 2024, 18:42

Doppio accordo e nuove case per evitare il rischio Consiglio di Stato

Nel prossimo Consiglio comunale di Pinerolo si voteranno le intese con Omega 2000 e il costruttore Francesco Gallo per chiudere una vicenda iniziata più di 15 anni fa

Più 55.000 metri quadri per costruire nuove case tra l’Asl di via Poirino e corso Torino, con un’altezza massima di sei piani fuori terra o di tre, a seconda della posizione. È questo il sunto del doppio accordo che il Comune di Pinerolo ha trovato con Omega 2000 e il costruttore Francesco Gallo, riparandosi così dal rischio del ricorso pendente al Consiglio di Stato, con cui la prima impresa chiedeva oltre 8 milioni di euro di danni. L’intesa verrà discussa nel Consiglio comunale convocato per domani, mercoledì 24, e dopodomani, giovedì 25, dalle 18.

Un passo indietro per inquadrare la vicenda. La questione parte nel 2008, quando la maggioranza del sindaco Paolo Covato decide di non espropriare del terreno a Gallo per consentire a Omega 2000 di realizzare un intervento commerciale. L’azienda contesta la scelta e la porta di fronte al Tar. Ne nasce una battaglia giudiziaria nei tribunali amministrativi, che ha sempre dato ragione al Comune, ma ora il primo cittadino Luca Salvai vuole chiudere la partita per evitare soprese. Questo consentirà di sbloccare 2 milioni di euro, che sono stati accantonati a bilancio, dopo i rilievi fatti dalla Corte dei Conti.

Ma cosa prevede l’accordo? Una variante al Piano regolatore per concedere a Gallo e Omega 2000 di realizzare case nella cosiddetta zona De 6.1, che oggi è di 95.800 metri quadri e va dall’Asl di via Poirino all’ex Euroball. Resta fuori dal ridisegno una parte di circa 8.000 metri quadri, che ai tempi dello scoppio della contesa con il Comune faceva capo alla M.L. Costruzioni di Buttigliera Alta. Mentre Gallo conserva la possibilità di fare capannoni in una porzione di 29.915 metri quadri che vanno in direzione ex Euroball.

Di questa maxi area, Omega 2000 possiede 16.364 metri quadri, divisi in due lotti da circa 13.138 e 3.226, e potrà costruire palazzi di massimo 3 piani fuori terra. Gallo, invece, con la sua società Atlante potrà farlo su una superfice di 40.975 metri quadri e su una parte di essa, che si affaccia su corso Torino, potrà realizzare sino a 6 piani fuori terra. Quest’area era già all’interno di un’intesa di 5 anni fa tra il costruttore pinerolese e il Comune, che gli consentiva di realizzare una nuova area artigianale-commerciale, con spazi per uffici. Il nuovo accordo cancella parte di questa previsione urbanistica, confermandola solo per i restanti 29. A separare le due aree ci sarà una strada che collega corso Torino con la zona della Coop.
La soluzione è stata presentata in Commissione urbanistica lo scorso 17 luglio dall’assessore Fabiano Vodini, che ha ammesso come alcune sue parti siano una mediazione all’interno della maggioranza: “Personalmente avrei concesso palazzi fino a 12 piani fuori terra, perché permettono soluzioni architettoniche migliori, consumano meno suolo e favoriscono la realizzazione di parchi ed aree verdi”.

Ora si attende il via libera del Consiglio per la sua approvazione.

Marco Bertello