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Attualità | 16 luglio 2024, 13:57

Ottanta infiltrazioni mafiose nelle aziende torinesi: Industriali e Prefettura siglano il protocollo [VIDEO]

I maggiori interventi negli ultimi due anni e mezzo si sono avuti a est di Torino con coinvolti i comuni di Settimo Torinese, Orbassano e Nichelino. Permetterà di richiedere alle aziende di richiedere il rilascio della documentazione antimafia per i propri fornitori

Ottanta infiltrazioni mafiose nelle aziende: Industriali e Prefettura siglano il protocollo

Ottanta infiltrazioni mafiose nelle aziende: Industriali e Prefettura siglano il protocollo

Ottanta provvedimenti antimafia adottati dal 2022 ad oggi nei confronti di realtà economiche del torinese. Non solo grandi opere: la criminalità organizzata è strettamente connessa con il tessuto locale fatto di attività che operano soprattutto in subappalto. Il numero maggiore si riscontra nell’edilizia e nelle costruzioni (24 provvedimenti), a seguire autotrasporto e logistica (12), ma anche bar e commercio (8) e autofficine (5).

I maggiori interventi si sono avuti a est di Torino con coinvolti i comuni di Settimo Torinese, Orbassano e Nichelino. Le infiltrazioni sono perpetuate in maniera preponderante dalla ‘ndrangheta. Nel 2022 erano state quasi quaranta le infiltrazioni segnalate, mentre nell’anno successivo si erano attestate a poco più di venti. Nell’anno in corso sono 14 e l’avvio dei cantieri del Pnrr non ha al momento incrementato il numero di misure antimafia.

Cosa prevede il protocollo

Sono questi i numeri forniti dal Prefetto di Torino Donato Cafagna. L’occasione è la firma dell’accordo tra Prefettura e Unione Industriali Torino, presente con il neo presidente Marco Gay, per contrastare le infiltrazioni criminali nell’economia torinese, in adesione al Protocollo di legalità siglato il 1° giugno 2022 a livello centrale tra il Ministro dell’Interno e il Presidente di Confindustria.

Nel concreto il Protocollo permetterà alle imprese aderenti, tramite Unione Industriali Torino, di richiedere il rilascio della documentazione antimafia per i propri fornitori, evitando così di incorrere in rapporti contrattuali con soggetti a rischio di inquinamento mafioso.

I protagonisti dell'accordo

Presenti al tavolo il Questore di Torino Vincenzo Ciarambino, il comandante della Guardia di Finanza Carmine Virno, il generale dei Carabinieri Francesco Rizzo, e Tommaso Pastore della Dia Torino. Dal lato istituzionale politico erano presenti per la Regione la sottosegretaria alla presidenza Claudia Porchietto, l’assessore alla sicurezza della Città di Torino Marco Porcedda, il vicesindaco della Città Metropolitano Jacopo Suppo.

L’attività di prevenzione contro la criminalità organizzata è al centro dell’azione di questa Prefettura – ha sottolineato il Prefetto Cafagna – come dimostrano gli oltre 80 provvedimenti antimafia adottati dal 2022 ad oggi, indirizzati principalmente a operatori economici connessi con la ‘ndrangheta, che si conferma la mafia più pericolosa nell’infiltrare il tessuto economico del territorio torinese. I settori in cui si concentrano le imprese attinte da provvedimenti antimafia nel periodo considerato sono: edilizia, costruzioni, installazioni impiantistiche e ponteggi, con 24 provvedimenti; autotrasporto, con 12 provvedimenti; bar e ristoranti, con 8 provvedimenti; autofficine e carrozzerie, con 5 provvedimenti”.

“La legalità è una condizione essenziale per fare impresa – ha evidenziato il Presidente di Unione Industriali Marco Gay – e la filiera che la garantisce è ciò che permette a noi aziende di svolgere il nostro ruolo nella società, coltivando quotidianamente i principi della concorrenza nel rispetto delle regole. Perché la competizione sana si deve basare sul talento, sulle competenze, sulla qualità: valori che ci impegniamo a rispettare e a diffondere fra i nostri associati per essere attori protagonisti della filiera della legalità”.

Una forte partnership pubblico-privato

Come riporta una nota della Prefettura, la diffusione della cultura della legalità, la protezione del sistema economico dalle ingerenze delle mafie, la creazione di una forte partnership pubblico-privato nell’area della prevenzione sono azioni fondamentali per assicurare un sano sviluppo dell’economia dell’area metropolitana di Torino. L’accordo di oggi arricchisce gli strumenti già a disposizione contro le mafie.

Daniele Caponnetto

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