Due giorni fa, il video di alcuni residenti di Barcellona che hanno allontanato con una pistola ad acqua un turista seduto a un bar è diventato virale. Il dibattito sull'"overtourism" - il sovraffollamento turistico che causa problemi agli abitanti e ha ripercussioni importanti anche sul mercato immobiliare - è esploso e ha interessato anche molte città italiane.
I dati 2023 dell'Osservatorio sulla Condizione Abitativa
Questa mattina, durante la commissione sui servizi sociali, l'assessore Jacopo Rosatelli ha presentato il report annuale dell'Osservatorio sulla Condizione Abitativa coi dati aggiornati al 2023, e ha spiegato che deve essere un tema da affrontare a livello centrale.
"Ieri il Tar della Toscana ha bocciato una normativa del comune di Firenze che prevedeva la limitazione degli affitti brevi - ha commentato l'assessore - Una risposta politica che ha il suo centro propulsore nella città di Barcellona, suscitando una strategia di contrasto a un fenomeno che rischia di alterare il tessuto e l'equilibrio delle nostre città. In termini generali, siamo dentro un dibattito nazionale aperto con ipotesi al vaglio della ministra del turismo Daniela Santanchè. Dopo ieri diventa ancor di più competenza del Governo nazionale e regionale".
La sentenza del Tar della Toscana
In realtà, la sentenza del Tar della Toscana non ha annullato il provvedimento preso dall'ex sindaco di Firenze Dario Nardella un anno fa, ma ha semplicemente riconosciuto che la norma non era più in vigore: era stata inserita nel regolamento urbanistico della città, ma poi assente nel successivo piano operativo. Non si è quindi ancora svolto il ricorso presentato da cittadini proprietari di alloggi e associazioni di categoria, che dovrà aspettare l'eventuale riproposizione della norma da parte della nuova sindaca di Firenze, Sara Funaro. Nessun tribunale ha quindi ancora annullato alcuna norma locale di regolamentazione degli affitti brevi, come affermato da Rosatelli.
A Torino numeri inferiori rispetto alla media nazionale
Come emerso dai dati dell'Osservatorio, a Torino la quota di alloggi disponibili per poter essere affittati è più alta che nel resto d'Italia. Come spiegato dal funzionario della Divisione Abitativa Eduardo D'Amato, in città la percentuale di case che risultano abitazioni principali è del 59%, mentre in Italia la media supera il 6%.
Sono quasi 300 mila le abitazioni principali e 205 mila le seconde case, stando ai dati del 2022, e la proporzione tra le due è rimasta quasi invariata dal 2017 a oggi. A livello nazionale circa il 77% di famiglie viva in casa di proprietà, mentre a Torino il dato è del 67%.