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Economia e lavoro | 05 luglio 2024, 11:58

Estate di stop per Mirafiori: contratto di solidarietà dal 15 luglio al 4 agosto. Poi la fermata per le ferie

Nuova interruzione per le Carrozzerie dello storico stabilimento Stellantis, per tutti i modelli

catena di montaggio

Ancora un lungo stop per le Carrozzerie di Mirafiori

Un altro stop per le Carrozzerie di Mirafiori. E' stato annunciato oggi ai sindacati metalmeccanici: una fermata che era già "nell'aria", ma che ora si appresta a diventare realtà.

 

Lo stop dal 15 luglio al 4 agosto

Il periodo coinvolto va dal 15 luglio al 4 agosto: la situazione sarà gestita attraverso i contratti di solidarietà, mentre poi subentreranno le tre settimane di ferie già comunicate.

Uno stop che mette in luce una carenza di volumi, nonostante i tanto attesi (da Stellantis) incentivi da parte del Governo. Già la prima settimana di luglio ha portato a una fermata. E addirittura tutto il mese di maggio aveva visto uno stop.

Ora arriva una chiusura estiva decisamente prolungata, nella speranza che almeno l'autunno porti un po' di aria fresca per la 500bev e Maserati.

Rinaudo: "Serve subito un piano strategico"

"Comprendiamo pienamente le sfide significative che il settore automotive sta affrontando a livello globale. I rapidi cambiamenti tecnologici, le nuove regolamentazioni ambientali e le fluttuazioni del mercato stanno mettendo alla prova la resilienza di tutti i soggetti coinvolti, dalle aziende ai lavoratori. In questo contesto complesso, tuttavia, è fondamentale che non dimentichiamo l'importanza del capitale umano. I lavoratori di Mirafiori hanno contribuito in maniera decisiva al successo dell'azienda e al suo prestigio e rappresentano una risorsa inestimabile di competenze e dedizione, e meritano di essere coinvolti e supportati in ogni fase del processo di trasformazione", dichiara Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal di Torino.

"Indispensabile discutere un piano strategico che non solo tuteli i posti di lavoro, ma che li stimoli e dia una prospettiva di crescita e sviluppo con l'arrivo di nuove modelli. La preoccupazione è che 500e e 500 ibrida (per la quale si attende l'avvio di produzione) non sono sufficienti per Mirafiori in questo momento di piena transizione", continua Rinaudo.

"Siamo convinti che solo attraverso la collaborazione e la costruzione di progetti comuni potremo trovare soluzioni sostenibili e superare le difficoltà attuali, gettando solide basi per il futuro", conclude Rinaudo.

Fiom: "Situazione allarmante"

Edi Lazzi segretario generale della FIOM-CGIL di Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom per Mirafiori dichiarano: "Non ci aspettavamo nulla di diverso e quindi non c’è da stupirsi che un altro lungo periodo di stop sia stato comunicato, nonostante gli incentivi, i quali diciamo da sempre che non sarebbero serviti senza avere modelli nuovi da produrre. Tra l’altro anche in queste brevi settimane di riapertura delle Carrozzerie non si è lavorato a pieno ritmo poiché l’utilizzo della cassa integrazione è stato effettuato a turni alternati. La situazione continua ad essere molto preoccupante, anche alla luce dell’aumento delle richieste di utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte delle altre aziende metalmeccaniche presenti sul territorio. La beffa è che fra qualche giorno assisteremo, proprio qui a Torino, all’inaugurazione della grande Panda, l’erede di una vettura che ha venduto milioni di esemplari nel corso della sua lunga vita, ma che non verrà prodotta nella nostra città. Festeggeranno anche i 125 anni di Fiat, però dovrebbero cambiare l’acronimo in Fa, in quanto la I di Italia e la T di Torino non c’è rimasta nemmeno l’ombra. Da parte nostra continueremo la battaglia per avere impegni precisi da parte di Stellantis per rilanciare davvero il nostro storico stabilimento".

Massimiliano Sciullo

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