Cultura e spettacoli | 04 luglio 2024, 07:00

Dagli Scacchi a Rubabandiera: sotto i portici del Museo del Risorgimento si gioca “come una volta”

Allestiti fino al 1° settembre a uso libero dal martedì alla domenica. Bollo: “Uno spazio pubblico aperto anche alle realtà locali per le proprie attività”

Sotto i portici del Museo del Risorgimento si gioca “come una volta”

Sotto i portici del Museo del Risorgimento si gioca “come una volta”

Dal Gioco dell’Oca agli Scacchi, passando per gli ancora più classici Rubabandiera e la Settimana. 

Giochi di una volta, pensati sia per gli adulti che per i bambini e che saranno a disposizione del pubblico sotto i portici del Museo del Risorgimento per tutta l’estate.

Fino al 1° settembre dal martedì alla domenica, chiunque potrà usufruire dei giochi realizzati su grande scala, ma anche riposarsi all’ombra dei portici o leggere un libro in tutta tranquillità. 

In questo modo vogliamo far uscire il Museo ed espanderlo grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio e a Residenze Sabaude - spiega Luisa Papotti, presidente del Museo del Risorgimento -. Questi portici sono un luogo ricco e importante che Torino dimentica e sottoutilizza. È un lungo portico che non va da nessuna parte ed è un po’ alieno, abbiamo immaginato che possa essere vissuto trascinato dalle attività”.

“Ci auguriamo lo spazio pubblico diventa un bene comune - aggiunge Alessandro Bollo, direttore del Museo -. L’idea era quella di allestire spazio con i giochi perché sia uno spazio libero gratuito, sedersi, giocare. Vorremmo inoltre accogliesse altre attività come quelle dell’Unitrr che verrà qui per le lezioni. Se ci sono altre realtà interessate sono le benvenute”. 

Ai nuovi giochi sono abbinate altre attività ludiche come i laboratori didattici, ma anche incontri teatrali e performativi.

Per info e programma: www.museorisorgimentotorino.it

Chiara Gallo

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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