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Attualità | 04 luglio 2024, 15:47

Piemonte Movie sospende le attività: "Non più disponibili a fare debiti per il mancato versamento dei contributi pubblici"

Dal 30 giugno al 20 settembre, a rischio anche il Glocal Film Festival 2025

Foto del Glocal Film Festival

Foto del Glocal Film Festival

L’Associazione Piemonte Movie sospende tutte le sue attività culturali a partire fino al 20 settembre.

La sospensione è partita dal 30 giugno, ma nelle settimane precedenti aveva già deciso di mantenere attive solo le iniziative estive consolidate, non progettando nuove attività. Nel direttivo del 25 giugno ha deliberato infine anche l’annullamento delle altre date programmate. 

Le motivazioni per la decisione

La decisione è dovuta alle mancate garanzie sui tempi di assegnazione e liquidazione dei contributi da parte di Regione Piemonte, Ministero della Cultura e Comuni.  

“L’Associazione Piemonte Movie - si legge nel comunicato che hanno pubblicato sul sito a firma del Presidente Alessandro Gaido - non è più disponibile a fare debiti per il mancato versamento dei contributi da parte degli enti pubblici. Se entro il 20 settembre non ci saranno garanzie sull’erogazione di quanto dovuto, Piemonte Movie si riserva la possibilità di rinviare a data da destinarsi l’intera programmazione annuale, compresa la sua manifestazione principale: il Glocal Film Festival. Se questo accadrà, si prenderà in considerazione la possibilità di agire per via legale nei confronti degli enti inadempienti”.  

L’associazione nella nota stampa si toglie qualche sassolino della scarpa: “Dal 2011 gli enti pubblici non sono più affidabili e credibili sui tempi di assegnazione ed erogazione delle risorse. Le realtà culturali e del welfare in questi ultimi anni hanno fatto da banche agli enti pubblici, anticipando risorse proprie – per lo più con il ricorso a prestiti bancari – a garanzia della propria credibilità e affidabilità nei confronti di terzi. Siamo di fronte ad un palese esempio di ormai consolidata maleducazione civica degli enti pubblici”. 

Riteniamo che sia necessario riportare gli enti pubblici a svolgere con scrupolo e attenzione il proprio ruolo”

Gli esempi

A sostegno della propria tesi, l’associazione ha portato alcuni esempi i fondi in sospeso: come quello della Regione Piemonte per il Glocal Film Festival, “Attualmente l’Associazione è ancora in attesa di ricevere il saldo del Glocal Film Festival organizzato nel marzo del 2023, per il quale la determina regionale di assegnazione dei fondi ci è stata inviata a dicembre 2023, quindi successiva alla realizzazione dell’evento. 

A marzo 2024 è stata poi realizzata la nuova edizione del Glocal Film Festival, per la quale ci è già stato annunciato che la delibera di assegnazione dei fondi potrebbe essere inviata a luglio, ma con nessuna previsione per l’erogazione del contributo. Così, al momento, l’Associazione Piemonte Movie è in attesa del saldo delle attività 2023 e dell’anticipo 2024 , ma ha già dovuto saldare tutti i fornitori delle due edizioni anticipando i soldi dovuti dalla Regione.”

Ma non sarebbero i soli fondi in attesa. Dal Ministero della Cultura, l’associazione aspretta ancora quelli del Bando piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (Cips). “I bandi Cips hanno funzionato benissimo fino al 2023. Li abbiamo spesso citati ad esempio agli altri enti pubblici. Il nuovo bando è invece un disastro ed ha creato dei debiti fuori bilancio a molte realtà culturali. Il bando prevede che i progetti presentati siano svolti tra il gennaio e il dicembre 2024: quindi su due anni scolastici, invece che su uno solo come in passato. Lo stesso bando prevede però anche che le attività non possano essere avviate prima di aver ricevuto la comunicazione di assegnazione dei fondi. Questa contraddizione burocratica comporta che tutte le attività svolte tra gennaio e giugno del 2024 non potranno avere la copertura economica. Per molte realtà, compresa l’Associazione Piemonte Movie, questo porterà a un debito fuori bilancio”. 

“L’infezione delle tardate assegnazioni ed erogazioni ha contagiato negli anni anche i comuni, piccoli o grandi che siano - aggiungono ancora da Piemonte Movie -. La Città di Torino sta falcidiano le piccole e medie realtà culturali a vantaggio delle grandi imprese che compongono l’industria cittadina della cultura e dell’intrattenimento. La gestione degli ultimi bandi meriterebbe un ampio approfondimento per le modalità di assegnazione dei fondi, questione che porteremo all’attenzione del Comitato Emergenza Cultura Piemonte”. 

Le possibili soluzioni 

“Sappiamo per esperienza che non sarà facile ottenere dei risultati nel breve periodo. Ma sappiamo altrettanto bene che alcuni piccoli passi possono essere fatti, in attesa che il sistema di gestione dei contributi sia rivoluzionato a salvaguardia del comporto culturale e delle sue ricadute sul welfare locale”. 

Tra questi piccoli passi secondo l’associazione è fondamentale migliorare il rapporto con gli uffici pubblici: “Mancanza di personale, carenza di formazione, organizzazione interna farraginosa, scarsa flessibilità normativa sono solo alcune delle questioni che le realtà culturali e del welfare incontrano nel rapporto con gli uffici pubblici lungo il percorso per ottenere i contributi. Siamo di fronte ad apparati burocratici che pretendono il rigore normativo ma non applicano lo stesso metro di valutazione su se stessi. Partendo dal dato oggettivo che gli enti pubblici sono colpevoli dei ritardi, ci aspettiamo da parte loro almeno una maggiore capacità di comprensione e di flessibilità nell’applicazione dei regolamenti”. 

“Oltre ai Tavoli della cultura tecnici, con funzionari e dirigenti, serve un Tavolo permanente per il confronto politico con gli enti pubblici, che non si limiti alla sola presenza di sindaci, presidenti e assessori ma che coinvolga anche le commissioni cultura, con i relativi rappresentati delle diverse assemblee consigliari.  Senza questo strumento qualsiasi riforma del sistema culturale e del welfare è impensabile.”

redazione

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