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Cronaca | 03 luglio 2024, 13:23

Sicurezza a Torino, contro spaccate e reati lo Stato chiede aiuto alle guardie giurate: "Fino a 100 pattuglie in più nelle strade"

Sottoscritto in Prefettura il protocollo "Uniti per una comunità protetta" tra Comune, forze dell'ordine e istituti privati di sorveglianza: durante i servizi di ronda manderanno segnalazioni a Polizia e Carabinieri

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Sottoscritto in Prefettura il protocollo "Uniti per una comunità protetta"

Spaccate, ma anche furti, spaccio e rapine. Nelle ultime settimane Torino ha registrato sempre più episodi di criticità in diverse aree della città, da Nord a Sud. Ecco perché lo Stato chiama i rinforzi e chiede supporto ai privati.

"Vogliamo ampliare il più possibile il presidio del territorio contando anche sulle forze sussidiarie del presidio del territorio: gli istituti di vigilanza che aumenterebbero di 80-100 vetture le presenze nelle strade, anche in senso preventivo. Integriamo forze, competenze e persone. E se si potrà ampliare ancora di più la collaborazione, lo faremo. Concentrandosi soprattutto negli orari notturni", dice il prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna. "Iniziativa che si affianca alla cabina di regia con le associazioni di categoria dei negozianti".

Pubblico e privato insieme

Si chiama "Uniti per una comunità protetta" il protocollo d'intesa firmato questa mattina in prefettura tra Comune di Torino e alcuni istituti di vigilanza privata, con l’adesione del Questore e dei Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L'obiettivo è favorire l'integrazione delle iniziative pubbliche e private nella cornice della sussidiarietà e della complementarietà, valorizzando il ruolo ed i compiti di osservazione delle guardie giurate.


"Proteggere i più fragili"

"Imprese o cittadini - spiega il sindaco, Stefano Lo Russo - vogliamo proteggere le realtà più fragili. Serve un lavoro congiunto e quindi il raccordo tra cittadini e amministrazioni è fondamentale. Le problematiche sono molte, affrontate quotidianamente nelle loro evoluzioni". "Nelle prossime settimane - aggiunge - condivideremo anche i programmi di rigenerazione urbana e riqualificazione, tra cantieri e metro2 ma anche decoro e tutela urbana".


Molto attuale anche la questione dei senza fissa dimora. "Spesso non sono problemi di sicurezza, ma di salute e sanità. E se vogliamo accompagnare queste persone in un percorso di recupero servirà anche la funzione della Regione in ambito sanitario", aggiunge Lo Russo. 


Le quattro sigle coinvolte

Sicuritalia, Vedetta2 Mondialpol, Telecontrol Telecontrol e Cittadini dell'ordine sono le realtà private coinvolte in questa iniziativa. "Andremo a individuare vie di comunicazione privilegiate con le forze dell'ordine - dice il Questore di Torino, Vincenzo Ciarambino - e ci saranno anche più occhi su Torino, insieme a quelle già ordinarie. Avranno funzione di segnalazioni su possibili reati o situazioni critiche che potrà rilevare durante i servizi. L'obiettivo è accelerare gli interventi. Ma per interventi e arresti bisognerà attendere l'arrivo delle forze dello Stato, anche per la sicurezza stessa delle guardie giurate".


"Siamo onorari di partecipare - dicono da Sicuritalia, per voce del direttore operativo Luciano Pizzulo - andando a contrastare degrado urbano ed episodi di microcriminalità. Noi operiamo per la tutela dei beni, anche della collettività. Ma in questo caso avremo una maggiore velocità nelle segnalazioni".

Massimiliano Sciullo

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