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Attualità | 03 luglio 2024, 07:35

Nuvolette da collezione: a Torino si mette all'asta un Topolino preziosissimo, dal numero uno al centouno

Il “tesoro ritrovato” proviene da un’unica collezione privata: appuntamento il 10 luglio per collezionisti e appassionati

collezione di fumetti Topolino

All'asta alcuni degli albi di fumetti più preziosi della serie di Topolino

Il mitico numero Uno, ma anche il numero con gli occhialini per leggere la storia in 3D e molto altro ancora. C'è una data che gli appassionati di fumetti hanno segnato da tempo sul calendario e sulle agende: quella del 10 luglio, quando presso Bolaffi, a Torino, andrà all'asta una vera rarità: la collezione dei primi 101 albi del Topolino Libretto.

Il patrimonio arriva da un’unica collezione privata, meticolosamente conservata negli anni. A partire dalle 15:30 gli aspiranti possessori potranno sfidarsi a colpi di rilanci via Internet.

Dall'edicola alla storia

Si tratta di fumetti acquistati regolarmente in edicola e custoditi gelosamente da un solo proprietario. Avvolti in pagine di giornale, sono un unicum in fatto di conservazione: si presentano infatti in uno stato pari al nuovo. Autentici oggetti di culto dai quali traspare la grande qualità che contraddistinse le prime edizioni del fumetto disneyano.

Sono tutti albi con giochi ancora nuovi e completi di bollini, introvabili in questo stato. Tra questi, il numero 1, il più collezionato e desiderato, e il numero 74 con formato spillato. Col numero 75, completo anche dei rari occhialini per leggere una storia a fumetti in 3D, si passa al formato in brossura con costa a colori. Il numero 7 introduce Paperon de Paperoni, personaggio centrale e tra i più amati delle storie Disney italiane.

Singoli e poi insieme

I lotti saranno prima battuti singolarmente; una volta terminati, sarà battuto il lotto 101 bis, comprendente tutta la collezione, la cui base d’asta sarà costituita dalla somma delle aggiudicazioni dei singoli lotti. Chi offrirà di più, dunque, potrà aggiudicarsi l’intera raccolta.

"Possedere una collezione come questa non significa soltanto avere tra le mani dei pezzi di storia del fumetto, ma anche un tassello di tradizione culturale che ha segnato l’infanzia e l’immaginazione di milioni di persone - spiegano da Bolaffi -. La raccolta rappresenta un investimento non solo economico, ma anche emotivo e culturale, offrendo una connessione tangibile con il passato e con le radici del fumetto italiano".

Massimiliano Sciullo

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