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Eventi | 02 luglio 2024, 13:05

Il Kappa FuturFestival 2024 mira alle 115 mila presenze. C’è chi arriva anche da Polinesia e Seychelles [FOTO]

Dal 5 al 7 luglio torna la tre giorni di musica elettronica al Parco Dora. Maurizio Vitale: “Un’edizione fuori dall’Italia? Non siamo ancora pronti. Cerchiamo una location adatta all’identità industriale del Festival”

Parco Dora per il Kappa FuturFestival

Tutto (quasi) pronto per la nuova edizione del Kappa FuturFestival

Tutto pronto al Parco Dora per la 11esima edizione del Kappa FuturFestival che quest’anno tenterà di sfondare il tetto delle 115 mila presenza in quattro giorni di eventi compresi quelli paralleli. 

I cinque palchi dell'evento

Tornano i cinque palchi con nomi che evidenziamo la natura avveniristica del festival:  il Nova, il Cosmo, il Maine stage quest’anno nominato Futur by Jager, il Solar e il Voyager. Tutto intorno quest’anno il pubblico potrà godere del prato seminato tutto l’anno con gramigna e mai così rigoglioso grazie anche alle piogge degli ultimi mesi. 

Tanti i big attesi protagonisti

Tra i nomi di quest’anno che faranno ballare il pubblico internazionale SKRILLEX, TIËSTO, THE BLESSED MADONNA, NINA KRAVIZ, FOUR TET, FLOATING POINTS, THE BLAZE. 

Staccati biglietti da 149 paesi tra cui le Seychelles e la Polinesia. Il pubblico per la maggior parte proviene dall’Italia con una media del 68%, segue Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Austria. Nei top 10 anche Australia, Brasile e Stati Uniti.

Tutte le curiosità su pubblico e biglietti

Il pubblico ha un’età media compresa tra i 24 e i 35 anni. “Abbiamo 20 mila biglietti acquistati a scatola chiusa con un sold out del sabato”. Un festival che costa in tutto 10 milioni di euro e che mira ancora a crescere. 

Per qualche tempo credo che resteremo su questo tetto - spiega il patron Maurizio Vitale - per migliorare ed efficientarsi. Potremo penare a un nuovo weekend o estendersi in alcune zona limitrofe al Parco. Escludo che il festival esca dai confini torinesi per andare in altre città d’Italia".

Vitale: "Restiamo un festival fortemente torinese"

"Andare fuori dalla nazione è il sogno di ogni imprenditore - aggiunge - ci hanno fatto proposte, ma non siamo ancora pronti. Siamo torinesi e dobbiamo trovare un’identità industriale adatta al Kappa FuturFestival. Abbiamo realizzato una globalizzazione al contrario, invece di portarlo fuori portiamo le persone dentro. Su altri format ci stiamo lavorando. Mi piacerebbe ad esempio una collaborazione con il Regio. Per portare pieces  operistiche al Parco Dora subito dopo festival con un sistema popolare, per esempio 10 euro a biglietto”.

Tra le novità di quest’anno un nuovo muro realizzato per Jager Meister dal collettivo Collettivo torinese il Cerchio e le Gocce. Come sempre tre saranno gli ingressi e all’interno tre le aree Food.

Rinnovata la collaborazione che va avanti dal 2013  con Global Inheritance per le attività di riciclo a 360 gradi, dalla plastica ai mozziconi di sigaretta. 

Come negli anni passati il pubblico potrà caricare il proprio braccialetto di ingresso sia prima di entrare o direttamente alle casse tramite tutti i metodi di pagamento. 

Lungo tutta l’area sono stati stesi cinque kilometri di fibra per il sistema di trasmissione dei dati per la gestione interna del festival, il sistema ticket e cashless, e per la rete che prevede la trasmissione di 550 giga al secondo per i ledwall dei palchi. Di fianco allo stage Solar è stato allestivo un led wall che trasmetterà le partite degli Europie in diretta e opere di video art. 

Credo che la musica elettronica sia la forma più partecipata di cultura contemporanea e qui abbiamo fotografia, installazioni e visual set che si sposano bene con la musica e saranno il trend dei prossimi dieci anni” aggiunge Vitale. 

Presente anche il progetto Pin - Protetto Itinerante Notturno sulla prevenzione da sostanze stupefanenti con la presenza di medici che analizzeranno gli effetti delle droghe in uso. 

Come sempre ci saranno i nostri controlli sicurezza ma è inutile che diciamo no ai nostri ragazzi, dobbiamo piuttosto dire che drograrsi è da stupidi, secondo me è meglio che fare il maestrino. Dobbiamo spiegare le conseguenze e in questo modo possiamo penare di abbatter il muro della droga”. 

Come arrivare 

Per quanto riguarda la mobilità il Festival ha rinnovato la collaborazione con l’Aeroporto di Caselle, con il servizio pullman Flibco e con Trenitalia. 

In città resta l’accordo Gtt che implementerà il sistema di mobilità sulla dorsale Borgaro e Orvieto e il rafforzamento della linea Nightbuster. 

Per quanto riguarda la mobilità dolce sarà possibile arrivare in monopattino e bicicletta e posare il mezzo nel parcheggio custodi di Lime. 

Chiara Gallo

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