Cronaca | 01 luglio 2024, 14:45

Follia al carcere di Torino: detenuto colpisce agente con un pugno al collo

La denuncia di Donato Capece del SAPPE: "Lo Stato non può più assistere passivamente al degrado e alle violenze"

Follia al carcere di Torino: detenuto colpisce agente con un pugno al collo

“Quel che è avvenuto ieri nel carcere di Torino è semplicemente incredibile ed inaccettabile: lo Stato non può più assistere passivamente al degrado ed alla violenze di una frangia di detenuti che pensa e crede di poter fare, nella detenzione, quel che vuole”. È senza appello l’atto di accusa di Donato Capece, che del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria è il segretario generale, alla violenza che si è consumare ieri nel carcere di Torino. Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE, informa infatti che “sono ancora in corso gli accertamenti riguardo le motivazioni che avrebbero spinto, verso le 15.30, un carcerato di 20 anni ristretto nel Padiglione B a colpire brutalmente e ripetutamente al collo un agente con un violento pugno".

"Il detenuto - aggiungono  dal sindacatoè un soggetto naturalizzato italiano, noto per le sue intemperanze, già ristretto da minorenne e con un passato di aggressioni, inosservanza delle regole ed incapacità di vivere una vita e una detenzione ordinaria e civile”.

 

"I carcerato - sottolinea Capece - rimangono impuniti rispetto alla loro condotta violenta e fanno quello che si sentono fare, senza temere alcuna conseguenza. Urgono contromisure per prevenire gli atti violenti ai danni dei poliziotti”, conclude il leader nazionale del SAPPE: “lo stato comatoso dei penitenziari non favorisce il trattamento verso altri utenti rispettosi delle regole né tantomeno la sicurezza”.

redazione

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Dalla padella alla brace
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