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Attualità | 29 giugno 2024, 07:30

Il Tour per la prima volta parte dall'Italia. Lunedì Torino si colora di giallo per l'arrivo della terza tappa

Tutti contro Pogacar, che tenta il bis dopo il trionfo al Giro: nessuno ci riesce dal magico 1998 di Pantani

Lunedì Torino si colora di giallo per l'arrivo della terza tappa

Lunedì Torino si colora di giallo per l'arrivo della terza tappa

Prende il via oggi, sabato 29 giugno, il Tour de France: un'edizione speciale a partire dal numero, 111, ma non solo. Per la prima volta la Corsa Gialla partirà dall'Italia, in un ideale collegamento con il Giro d'Italia appena concluso: 206 km tra Firenze e Rimini, con in mezzo l'Appennino.

Lunedì la terza tappa arriva a Torino

E lunedì 1° luglio la terza frazione vedrà l'arrivo a Torino, che sarà così la prima città ad ospitare nello stesso anno l'arrivo o la partenza di una tappa sia del Giro che della carovana gialla.

"E' raro che il Tour de France inizi con più di 3.600 metri di dislivello, in effetti non è mai successo prima - ha detto il boss Christian Prudhomme nella presentazione del Grand Départ - Ed è anche la prima volta che la corsa tocca la città natale di Gino Bartali. Il susseguirsi delle colline tra Toscana ed Emilia-Romagna sarà probabilmente lo scenario per un confronto immediato e impegnativo tra i contendenti al titolo". Una prima prova per gli scalatori e soprattutto, come reso chiaro dalle parole di Prudhomme, per i favoriti che quest'anno sono ben sei.

Tutti contro il 'cannibale' Pogacar

Ci saranno tutti i grandi di questa epoca, a partire dal vincitore del Giro Tadej Pogacar, che in un messaggio registrato dal suo team avverte gli avversari: "ho testato un po’ le mie gambe e, a dire il vero, non mi sono mai sentito così bene in bicicletta. La mia forma è addirittura migliore di quanto mi aspettassi": detto dal dominatore della Corsa Rosa, la cui apparente assenza di fatica nel compiere l'impresa è stata sottolineata più volte, suona decisamente preoccupante per i concorrenti. Oltre allo sloveno, gli altri papabili sono Remco Evenepoel, Primoz Roglic, Wout Van Aert, Mathieu Van der Poel e Jonas Vingegaard: un parterre de rois come da tempo non si vedeva.

L'accoppiata Giro-Tour manca dal 1998

L'ultima volta che un atleta è riuscito a centrare l'accoppiata Giro-Tour è stato il nostro Marco Pantani, nel suo memorabile 1998. Da allora nessuno ha saputo più ripetere l'impresa del compianto Pirata di Cesenatico. Ci prova quest'anno Pogacar, che aveva dichiarato questa intenzione già nei mesi passati. La corsa rosa l'ha dominata dall'inizio alla fine, difficile possa ripetere un exploit di quelle dimensioni al Tour, vista anche la concorrenza, ma se c'è un fuoriclasse che può fare la storia e confezionare la doppietta da sogno questo è proprio lo sloveno. 

Prima di Pantani solo ad altri sei era riuscita l'accoppiata Giro-Tour: Eddy Merckx 4 volte, Bernard Hinault 3 volte, Fausto Coppi 2 volte, Jacques Anquetil 2 volte, Miguel Indurain 2 volte, Stephen Roche una volta.

Per la prima volta l'arrivo finale a Nizza

Se la partenza dall'Italia è una prima assoluta, ancora di più lo è l'arrivo: da sempre a Parigi, quest'anno sarà a Nizza il 21 luglio con una crono (l'ultima cronometro finale c'è stata nel 1989), a causa delle imminenti Olimpiadi. Il percorso totale è di 3.498 km, il dislivello 52.230 metri, il passo più alto sfiora i 3.000 metri (2.802, passo di Bonette).

Tre i giorni in Italia, e quattro le partenze, l'ultima da Pinerolo per passare in Francia e raggiungere Valloire, prima tappa alpina passando per il Sestriere con arrivo al Galibier a 2.642 metri di altitudine dopo quasi 140 km. La seconda tappa è da Cesenatico a Bologna (quasi 200 km e ancora Appennino), la terza da Piacenza a Torino, 230 km per una tappa il cui finale è adattissimo ai velocisti.

Massimo De Marzi

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