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Politica | 28 giugno 2024, 13:58

Aborto, Italia Viva attacca il neo assessore alla Sanità Riboldi: "La legge 194 non si tocca"

"Le sue prime parole non indicano una programmazione seria per una Sanità che sta affondando, ma avviare da subito uno scontro ideologico sulla legge per la interruzione di gravidanza"

Sull'aborto Italia Viva attacca il neo assessore alla Sanità Riboldi

Sull'aborto Italia Viva attacca il neo assessore alla Sanità Riboldi

"Molte ed importanti sono le criticità della Sanità piemontese che toccano ogni giorno la vita e la salute di tutti noi. Ma anziché su di esse il neo assessore alla Sanità Piemontese, Federico Riboldi di Fratelli d' Italia, preferisce concentrarsi nella sua prima dichiarazione pubblica sulla legge 194 e sulla presenza dei pro vita nei consultori. Parole che ci dicono chiaramente quali sono le intenzioni della nuova Giunta Cirio: non certo mettere in campo una azione seria di programmazione per una Sanità che grazie alla gestione precedente Cirio-Icardi sta affondando, ma avviare da subito uno scontro ideologico sulla legge per la interruzione di gravidanza.

Un chiaro tentativo di distrarre l’attenzione pubblica dalle vere priorità della Sanità ed ancora una volta di nascondere l’incompetenza in questo ambito della Giunta Cirio.  Noi di Italia Viva Provincia di Torino, nel dissociarci da simili dichiarazioni, denunciamo con forza questo tentativo mistificatorio: usare il corpo delle donne per coprire le proprie incompetenze", attacca il partito guidato da Renzi in una lunga nota

"Riteniamo illegale la presenza delle associazioni “pro vita” all’interno delle strutture pubbliche. La legge 194, deve essere pienamente applicata per poter consentire ad ogni donna che lo ritenga opportuno, di interrompere la gravidanza in piena sicurezza e senza alcuna estranea pressione psicologica, quale ad esempio l’ascolto del battito fetale e comportamenti discriminanti quali la profferta di aiuti economici.

Già oggi la non uniforme applicazione della legge 194 sul territorio regionale costringe spesso la donna ad un percorso disagevole quando non umiliante per una persona già in stato di forte difficoltà", proseguono gli esponenti di Italia Viva.

"Non ultima la notevole presenza dei medici obiettori di coscienza nelle strutture sanitarie che limitano l’applicazione della legge. Respingiamo le dichiarazioni del neo Assessore Riboldi e lo invitiamo a farsi carico, perché questo è il compito a cui è stato designato, del disastro economico e funzionale in cui versa il sistema sanitario piemontese e di cui la sua stessa Giunta è responsabile!", conclude Italia Viva. "Ribadiamo, ancora una volta, che come Italia Viva della Provincia di Torino ci opporremo strenuamente a tutti questi tentativi di fare politica sul corpo delle donne e che ci batteremo, sempre e comunque, per difendere la legge 194 e la libertà di ogni donna di decidere della Sua vita, della Sua salute, del proprio futuro".

comunicato stampa

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