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Economia e lavoro | 26 giugno 2024, 19:20

Mirafiori, primi malumori anche nella nuova area dedicata ai cambi elettrificati: "Condizioni di lavoro degradanti e irrispettose"

Un volantino firmato da Fim, Uilm, Uglm e Fismic testimonia il malessere degli addetti della porzione di stabilimento inaugurata il 10 aprile scorso dal ceo Stellantis: mensa, pause fisiologiche, mascherine e metodi "intimidatori" nel mirino

Inaugurazione di Mirafiori E-dct

Primi malumori all'interno dell'area di Mirafiori legati all'assemblaggio dei cambi elettronici

Primi malumori in uno dei luoghi più "nuovi" e innovativi di Mirafiori. Succede nell'Area EDCT, quella dei cambi elettrificati a doppia frizione pensati per le auto ibride. Proprio quella "fetta" di stabilimento che ha fatto scomodare anche il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, per l'inaugurazione, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo e del governatore Alberto Cirio.

Selfie e taglio del nastro

Dove un paio di mesi fa (era il 10 aprile) si tagliarono nastri e si scattarono selfie (alcuni dei quali crearono non pochi malumori tra i lavoratori), ora serpeggia il malconento. E la testimonianza è un volantino diffuso nei giorni scorsi dai rappresentanti interni del sindacato: Fim, Uilm, Fismic e Uglm. Il documento racconta di ritmi di lavoro difficili da sostenere, di organizzazione con alcune falle e così via. Dalle pause per mangiare a quelle fisiologiche, dalla distribuzione delle mascherine per proteggersi dagli odori sgradevoli fino all'uso di paranchi e strumentazione per sollevare pesi. In particolare, è il turno notturno a sollevare perplessità tra i rappresentanti dei lavoratori.

Il volantino dei sindacati

"Nonostante il compenso aggiuntivo per il turno di notte, i lavoratori non dovrebbero essere costretti a sopportare condizioni di lavoro degradanti e irrispettose", si legge nel volantino distribuito nei giorni scorsi. Che mette in luce quello che sembra essere "l’unico obiettivo di non interrompere la produzione".

E ancora, vengono segnalati "Metodi autoritari e intimidatori" da parte di chi organizza il lavoro, "creando un ambiente di lavoro stressante".

Le persone coinvolte nelle lavorazioni della nuova area EDCT provengono in buona parte da altri enti Stellantis, soprattutto Carrozzerie e Meccaniche. Tutti, in questo momento, sono chiamati ad affrontare volumi di impegno e lavoro ragguardevoli.

"Questo il nuovo modello lavorativo?"

"Ma se questo è il nuovo modello lavorativo, allora non combacia con i valori, i modelli e le policy che vengono ribaditi a più riprese dall'azienda", fa notare Igor Albera, resposabile Mirafiori per Fim Cisl.

Difficoltà simili si erano registrate anche quando la produzione della 500bev viaggiava a gonfie vele e dunque si manifestavano critiche sui carichi, soprattutto per una forza lavoro con un'età media piuttosto alta.

"Lì non ci sono problemi di volumi di lavoro, ma organizzativi - aggiunge Gianluca Rindone, responsabile Mirafiori per Uilm -: l'azienda deve capire che serve una sensibilità maggiore nei riguardi delle persone, anche a livello di organizzazione del lavoro. A volte mancano dei particolari che arrivano da India o Cina e ci troviamo a gestire 18 turni che a volte non sono giustificati dalla produzione. Sabato scorso c'erano oltre cento persone, ma hanno prodotto poco. Siamo pronti ad affrontare Edct, ma è un problema di fornitura. Ci sono anche problemi con la mensa. Capiamo che si tratta di un'attività in avviamento, quindi con situazioni da sistemare, ma se ci sono problemi bisogna risolverli. Ecco il senso del nostro volantino".

E Antonio Specchio, responsabile Mirafiori Carrozzeria per Uglm Torino, aggiunge : "Questo comunicato sottolinea che e stata data priorità alla produzione, trascurando il benessere dei molti lavoratori. Riconosciamo che il turno notturno fisso può essere economicamente vantaggioso, ma non giustifica la negazione di diritti concordati, come le pause  sia fisiologiche che quella della mensa stabilite con le organizzazioni sindacali". "I lavoratori sono costretti a camminare per 10 minuti per raggiungere la mensa, e le pause fisiologiche vengono gestite in modo individuale piuttosto che collettivo, creando discriminazione e stress", spiega. "Altro evento è il comportamento autoritario dei capi, che osservano i lavoratori in modo intimidatorio, crea un ambiente ostile. Questa situazione sembra una ritorsione velata, in cui i lavoratori devono accettare condizioni ingiuste per evitare la cassa integrazione. Queste violazioni richiedono un intervento immediato per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle normative sulla sicurezza sul lavoro".

"La produzione e l'organizzazione del lavoro devono necessariamente andare di pari passo
- dichiara Lillo Taormina, coordinatore Fismic Confsal- e non possono essere trascurati i bisogni dei lavoratori. Comprendiamo che sia una nuova realtà, ma i lavoratori devono sempre essere al primo posto. Auspichiamo che i problemi riscontrati e sollevati dalle Rsa siano risolti al più presto"

Massimiliano Sciullo

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