Dopo tre mesi e mezzo di maltempo e con la crisi economica che da anni affligge l’Italia, gli ambulanti, in particolare quelli del Piemonte e del Nord , non riescono più a reggere economicamente. Le spese superano da tempo gli incassi e il sistema è ormai prossimo al collasso. Ed allora sono pronti allo sciopero.
"Nonostante le continue richieste di aiuto verso le istituzioni, l'indifferenza totale verso la nostra categoria, anche di fronte all’evidenza, è preoccupante. Siamo costretti a far fronte a un fenomeno incomprensibile di aumenti, obblighi fiscali e burocratici, a cui si aggiunge la concorrenza sleale delle grandi distribuzioni, le vendite on-line, la microcriminalità e l'incertezza per il futuro. Il governo ha reintrodotto la direttiva Bolkestein senza un reale motivo, eliminando anche la possibilità di investire. “Grazie a tutto questo e altro ancora, le nostre imprese continuano a chiudere, portando tante famiglie alla povertà e a carico dello Stato. Siamo stanchi di subire e siamo pronti a coinvolgere la nostra clientela e,
insieme al commercio fisso che condivide le nostre condizioni, a farci sentire,” dichiara Giancarlo Nardozzi, Presidente Nazionale del Goia Fenapi.
“Le cose devono cambiare e siamo pronti a farci sentire come solo noi sappiamo fare,” conclude Nardozzi.