/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 21 giugno 2024, 07:00

Al summit in Svizzera Zelensky ha mostrato la perdita di influenza dell’Occidente

La settimana scorsa si è svolta in Svizzera la conferenza di “pace” sul conflitto ucraino, che Zelensky aveva promosso persino andando in tournée diplomatica nel sud-est asiatico

Al summit in Svizzera Zelensky ha mostrato la perdita di influenza dell’Occidente

La settimana scorsa si è svolta in Svizzera la conferenza di “pace” sul conflitto ucraino, che Zelensky aveva promosso persino andando in tournée diplomatica nel sud-est asiatico. Il luogo del summit era il resort di lusso Bürgenstock. E pure le aspettative pompate dai media occidentali e dal governo ucraino erano di un livello talmente alto da perdere contatto con la realtà. L’esito è stato infatti quello di mostrare quanto l’Occidente non sia più tenuto in considerazione dagli altri Paesi del mondo, in particolare da quelli del cosiddetto Sud Globale. Come riporta il sito Strumenti Politici, hanno siglato il comunicato finale del summit 80 Stati e 4 organizzazioni internazionali, mentre 16 Paesi lo hanno rifiutato. Tutti gli astenuti erano di notevole peso politico: fra gli altri c’erano India, Brasile, Sudafrica, Arabia Saudita e Messico. Inoltre occorre sottolineare che il testo della dichiarazione, di circa 500 parole, non era quello originale, ma è stato cambiato e accomodato per abbracciare il più largo consenso possibile. E non sono mancate le critiche pesanti. Il presidente della Colombia Gustavo Petro, che all’ultimo momento ha rinunciato a partecipare al summit, ha commentato dicendo che si è trattato di una dichiarazione già predisposta da blocchi di Paesi che insistono per la guerra. Secondo i media svizzeri è mancato l’obiettivo principale, cioè il consenso globale sulle conclusioni della conferenza. I media giapponesi a loro volta parlano di una spaccatura nella comunità internazionale che impedisce di trovare la pace: USA ed Europa da un lato e Sud Globale dall’altro. Dunque l’Occidente non riesce più a dettare la sua linea al mondo intero e sulla questione ucraina la Russia non è affatto isolata, come invece vorrebbe il blocco euroatlantico.

Richy Garino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium