A Torino abitazioni e negozi confiscati all' 'ndrangheta e mafia vengono destinati all'accoglienza delle persone in difficoltà o al Terzo Settore. Il Comune ha infatti deciso di acquisire nel proprio patrimonio alcuni beni sequestrati alla criminalità organizzata, da disporre appunto per scopi sociali.
Un nuovo alloggio per chi è in difficoltà
In elenco, come ha spiegato la vicesindaca Michela Favaro, figurano un'autorimessa "in via Cavour 9, che verrà messa a bando per enti senza fine di lucro: questo locale ha un suo appeal commerciale, ma prima vogliamo capire se interessa ad enti del Terzo Settore". Un appartamento in via Cherubini n.66, a poca distanza all'ospedale San Giovanni Bosco, di 85 mq accoglierà la persone in "emergenza abitativa" vista la crescente domanda.
Enti senza fini di lucro
In quest'ultimo caso la Città deve valutare se gestire l'appartamento in proprio o darlo in concessione a realtà benefiche. "C'è un piccolo negozio - ha proseguito Favaro - di 53 mq in via San Francesco, con una posizione interessante: anche questo volevo proporlo in concessione attraverso un bando per l'assegnazione ad enti senza fini lucro". Diverso il destino di due box auto in via Tolmino.
Vista la carenza di parcheggi in San Paolo, il Comune vuole affittare i due garage e destinare i "proventi per la promozione di attività sulla legalità da parte della Città".