Cultura e spettacoli - 03 giugno 2024, 11:28

Torino Fringe Festival: si chiude con 11.700 presenze e 13 sold out la dodicesima edizione del festival di teatro off

La direttrice Bozzolini: "L'evento continua a crescere e a coinvolgere un pubblico sempre più variegato. L'obiettivo è ora continuare a costruire un festival che rifletta la ricchezza culturale e l'energia creativa della città"

Dopo 154 repliche di 27 spettacoli teatrali di 38 compagnie nazionali e internazionali, tra cui 6 prime assolute e 14 eventi speciali in 17 giorni, in 16 spazi performativi, che hanno richiamato 11.700 spettatori, dal 17 maggio al 2 giugno, si è chiusa la XII edizione del festival di teatro off e delle arti performative. Il dato di affluenza è in linea con il numero registrato lo scorso anno (11.500), ma nel 2024 sono stati venduti più ticket per gli spettacoli a fronte di un numero inferiore di eventi speciali in programma.

"Siamo lieti del successo della dodicesima edizione del Torino Fringe Festival - commenta Cecilia Bozzolini, direttrice del Torino Fringe Festival –, un evento che continua a crescere e a coinvolgere un pubblico sempre più variegato, nuovo ed affezionato. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno resto possibile questa edizione, dal pubblico alle istituzioni, agli artisti e ai volontari. Grazie alla partecipazione entusiasta del pubblico e al sostegno costante delle istituzioni desideriamo continuare a costruire un festival che riflette la ricchezza culturale e l’energia creativa della nostra città".

Tra gli appuntamenti che hanno registrato sold out “Parzialmente stremata”, comedy show di Alessandro Giugliano con Marianna Folli, vincitrice del Premio Troisi 2023 come migliore attrice comica. “Netamiau perché sei morta. Ingiunzione a una bambina” di Lo Stagno di Goethe e Unione Culturale F. Antonicelli, una fiaba cruda, con l’accompagnamento live sul palco di una violoncellista, che si fa satira feroce e spinge a riflettere su situazioni attuali. “Memorie di una Cassiera” di Marta Zen con Federica Bonani, testo vincitore del Premio di drammaturgia “Play with Food 2022”. “God Save The Sex”, il monologo scritto, diretto e interpretato da Stefano Santomauro, che affronta il delicato e attualissimo tema del sesso. “L’Ulisse di Joyce. Ovvero: scompisciarsi a Dublino in compagnia di Mr. Bloom”, liberamente tratto da Ulisse di James Joyce, di e con Alessandro Ciacci e Giuseppe Armillotta in un’inedita fusione di parole e musica, eseguita dal vivo da Alessio Zanovello. “Moby Dick, uno studio”, in anteprima assoluta una performance che è riuscita a restituire la profondità, il mistero e la sacralità del Moby Dick di Herman Melville giocando a evocare scene e situazioni attraverso la mimetica e il suono. “llabyellov. Just another colorful juggling show” di Carlo Cerato, il solo di giocoleria apertamente astratto, tra Malevich e Kandinsky, che non ha utilizzato i classici oggetti ma creato un mix tra giocoleria, musica, luci, costumi, battute. “La tecnica della Mummia. Difensore d’ufficio” di AMAranta Indoors, una storia di rigenerazione sociale, che avviene grazie a uno degli strumenti più potenti in possesso dell’essere umano: l’immaginazione. “Gran Passato. Canzoni storie e qualcos’altro” con I Moderni - il gruppo musicale salito alla ribalta durante la V edizione del talent show X Factor - uno spettacolo tra stand-up comedy e musica live, uno show interattivo eseguito dal vivo (chitarra, cajón e tastiere) e scritto per tre voci, in un semi-perenne medley di canzoni di ieri e di oggi. “Papessa. Sappiate che è uno spettacolo transfemminista”, scritto, diretto e interpretato da Giorgia Mazzucato, ambientato a Tor Picarata, un borgo di fantasia che sembra un po’ l’Italia, popolato da personaggi particolari. “L’uomo che sussurrava “aiuto!” di Onda Larsen. “Storie per la fine del mondo”, il racconto di Massimiliano Loizzi, volto de Il Terzo Segreto di Satira, fatto di frammenti di storie tragiche, eppure comiche, che lasciano spazio a risate cariche di speranza. “Canto Ergo Sum” di Circo Madera, infine, dove la vera protagonista di questa storia “raccAntata” è la voce: l’attrice sfrutta la loop station per registrare dal vivo diversi suoni e sovrapporli l’uno all’altro fino a creare una sorta di orchestra vocale. Sold out anche l’happening degli autori di SuiGeneris, casa editrice indipendente di Torino che ha presentato la lettura teatrale di “Don Chisciotte sulla luna”, vincitore della prima edizione del Premio Letterario Fringe.

Quest’anno Il Premio Letterario Fringe, destinato alle opere inedite di teatro in italiano o in traduzione, è stato assegnato pari merito a “Affogo” di Gommalacca Teatro, scritto e diretto da Dino Lopardo; “Dio non parla svedese”, di e con Diego Frisina, “Generazione Pasolini” con Marta Bulgherini e Nicolas Zappa. Il Premio prevede la pubblicazione cartacea e in formato ebook del testo con la casa editrice SuiGeneris, con lancio e promozione del libro nelle librerie, online e durante le fiere di settore come il Salone Internazionale del Libro di Torino.

redazione