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Eventi | 28 maggio 2024, 18:03

C'è anche Torino al fianco di Andrea Devicenzi, ciclista parolimpico che in 2400 chilometri svela l'America a suon di musica (e pedalate) [FOTO]

Si chiama "Blues Highway" l'impresa che dall'1 al 20 giugno lo porterà da Chicago a New Orleans. Al suo fianco ci sarà la Geass. L'ad Gedda: "Condividiamo i suoi valori, la sua forza e la capacità di non mollare mai"

Andrea Devincenzi percorrerà 2400 chilometri da Chicago a New Orleans

Andrea Devincenzi percorrerà 2400 chilometri da Chicago a New Orleans

C'è un'anima torinese, a sostenere l'impresa in terra statunitense ribattezzata "Blues Highway". Andrea Devicenzi, atleta paralimpico, dall'1 al 20 giugno percorrerà in bicicletta i 2400 chilometri che separano Chicago da New Orleans. Proprio il sentiero che ha visto nascere e ha cullato una delle musiche più iconiche a livello planetario, da secoli. E con lui ci sarà il sostegno in veste di main sponsor della Geass, centro specializzato in Strumentazione di precisione da Laboratorio e Industriale con più di 25 anni di esperienza.

Attraverso gli Usa e la musica, su una gamba sola

Attraverso la "Blues Highway", esplorerà le principali città simbolo di vari generi musicali, quali il blues, il country, il jazz e il rock'n'roll. Questa musica, che supera le barriere e unisce le anime dell'America, sarà celebrata attraverso incontri con musicisti locali ed italiani lungo il percorso. Oltre alla straordinaria sfida di percorrere 2.400 km con una sola gamba, Andrea Devicenzi realizzerà un docufilm e pubblicherà un libro che testimonierà in prima persona l'importanza di fissare obiettivi e superare le barriere mentali e fisiche con forza di volontà, attitudine e coraggio.

"Conosciamo Andrea da molto tempo e condividiamo i valori della resilienza, del non mollare mai. Per fare un’impresa come quella di Andrea, come per fare e avere un’impresa come la Geass, bisogna avere una visione, degli ideali, dei sogni, ma soprattutto una grande capacità di pianificazione, lavoro di squadra e condivisione di valori", dice Guido Gedda, ceo di Geass. "Ce ne ha parlato un anno fa e ci siamo subito innamorati di questo progetto. Per noi, poi, è anche un modo per celebrare i 30 anni di attività. Lo stesso tempo trascorso da quanto Andrea, in veste anche di musicista, ha comprato la sua chitarra Gibson".

"Ogni due giorni Andrea di manderà una sua riflessione sui valori che abbiamo messo a fuoco e condiviso, due ogni giorno. Siamo sicuri che sarà un'impresa che avrà un'eco importante. Vedere come una difficoltà così grande possa generare una forza d'animo così enorme, è sorprendente".

La storia di Andrea

Andrea Devicenzi ha perso la gamba sinistra a 17 anni, in seguito a un incidente motociclistico. Coach e motivatore, aiuta le persone nel prendere coscienza dell’impatto delle proprie azioni sul piano personale e professionale. La sua Mission è supportare le persone nel riscoprire dentro di sé le proprie risorse e portarle nella vita di tutti i giorni in ogni attività.

"Saranno migliaia di chilometri in 19 giorni con una sola pausa, in mezzo, a Memphis - racconta Devincenzi -. La media è di circa 133 chilometri al giorno. Ci sarà da pedalare tanti chilometri e lo sforzo non sarà banale. Ci saranno momenti difficili per il caldo o la pioggia, ma conto molto sulla capacità mentale di concentrarsi un metro alla volta, ma anche il fascino di conoscere sei Stati, per me completamente nuovo e portatori di quel fascino americano che ho sempre visto solo nei film".

Dal 2010 ha intrapreso la carriera sportiva di atleta paralimpico: è stato il primo amputato di gamba della storia a raggiungere in sella ad una bici, la vetta del KardlungLa in India, a quota 5.602 metri, nel 2013 con la maglia della Nazionale di Paratriathlon, vince in Turchia la medaglia d’argento ai Campionati Europei di Triathlon. Dal 2020 ha realizzato imprese in solitaria in Perù, Islanda, Francia, Scandinavia.

"La musica come filo conduttore? E' stata, insieme allo sport, una delle leve che mi ha aiutato ad andare avanti dopo l'incidente. Suono la chitarra e il sax tenore, studiato in conservatorio a Parma. Lo scorso anno, in Scandinavia, ho attribuito una canzone a ogni giorno di percorso. Quest'anno ho alzato l'asticella: la musica sulla Blues Highway diventano ancora più importanti, come compagna di viaggio".

Massimiliano Sciullo

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