“Lo considero già iniziato”, così la direttrice Annalena Benini a poche ore dall’inizio del Salone del Libro, che come da tradizione si svolgerà a Lingotto Fiere da domani a lunedì 13 maggio.
Nulla cambia per la regione ospite, la Liguria, travolta dallo scandalo della corruzione e che ha visto finire agli arresti domiciliari il suo Governatore, Giovanni Toti. “Abbiamo appreso ieri dai giornali con dispiacere, ma i nostri impegni con la regione non sono minimamente cambiati”. E infatti lo stand della Liguria è ormai quasi ultimato, come tutti gli altri spazi che saranno conclusi in vista dell’apertura di domani.
137 mila metri quadrati che aspettando di essere invasi da migliaia di visitatori e che ospiteranno oltre duemila incontri.
“Spero e credo che sarà un salone felice, sono molto emozionata ma molto tranquilla perché è un salone di qualità - spiega la direttrice -. Ci vorrà un po’ di resistenza fisica perchè sono tanti km da fare. Ma sento la voglia di incontrarsi e di volare un po’ più in alto con i pensieri. Sarà una luogo sano come questa città”.
Tra gli spazi più suggestivi il Bosco di Aboca. Totalmente naturale realizzato con legno tagliato dagli alberi caduti per calamità naturali, le piante che non sono arredo saranno ripiantate in ambiente naturale.
Con 120 posti a sedere ospiterà diversi incontri e da quest’anno trova degli spazi di approfondimento come quelli dedicati Come lo ai fossili o al frammento di meteorite, fino a quello dedicato a Leonardo Da Vinci.
Il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli si è invece occupato dell’allestimento dell’arena del Bookstock Village, lo spazio dedicato ai giovani, quest’anno situato esternamente nel nuovo padiglione 4.
Il tema è legato a quello del Salone, Vita Immaginaria, e rappresenta i fondali marini luoghi un po’ immaginari perché ancora poco esplorati, legati però alla suggestione dell’arte contemporanea da Magritte, a Warhol fino a Biscotti.
Nel cortile esterno, trova spazio la mostra realizzata con Fondazione San Paolo dedicata al lavoro delle donne nel ‘900.
Da oggi è già al lavoro anche il Rights Center dove avviene la compravendita dei diritti tra casa editrici.
“Abbiamo già 500 accreditati alla compra vendita - spiega Pietro Crocenzi, ad del Salone -. Siamo sugli stessi numeri in chiusura (530 operatori, ndr) della precedenza edizione”.
Qui trovano spazio più di 150 tavoli per gli operatori e da tutto il mondo.
“Siamo molto apprezzati a Torino per lo scambio tra produzione di cinema e libri. È molto importante questa parte di mercato. Per il primo anno abbiamo come ospiti case di produzione che vengono a prendere i diritti internazionali: una tedesca, una austriaca e una svizzera”.