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Attualità | 15 marzo 2024, 18:36

Le Portinerie di Comunità "invadono" anche il Canavese: aperte 3 nuove sedi a Cuorgnè, Pont e Valperga

Il progetto della Rete Italiana di Cultura Popolare esce nuovamente dal territorio cittadino per portare i suoi servizi di prossimità all'interno di due biblioteche civiche e di una scuola

Le Portinerie di Comunità "invadono" anche il Canavese: aperte 3 nuove sedi a Cuorgnè, Pont e Valperga

Le Portinerie di Comunità "invadono" anche il Canavese: aperte 3 nuove sedi a Cuorgnè, Pont e Valperga

La rete delle Portinerie di Comunità si arricchisce di tre ulteriori punti uscendo nuovamente dal territorio cittadino: grazie alla collaborazione con il Consorzio Ciss38, la rete delle biblioteche, la Fondazione Committo, 26 comuni e 5 valli del Canavese, infatti, il progetto della Rete Italiana di Cultura Popolare ha aperto nuove sedi a Cuorgnè, Pont e Valperga.

Le Portinerie in Canavese

Le nuove Portinerie sono situate presso le biblioteche civiche di Cuorgnè e di Pont Canavese e all'interno della scuola di formazione CIAC e portano il proprio patrimonio di servizi di prossimità come già fatto nelle sedi di Torino: tra questi, figurano la richiesta di SPID, il rinnovo dei passaporti, servizi per migranti grazie alla collaborazione con cooperative e associazioni del territorio nell'ambito del progetto “Passi Montani” e incontri psicologici ed educativi per il contrasto alla povertà culturale. Attraverso il progetto “Facilitazione Digitale” della Regione, inoltre, saranno presenti 3 punti di educazione digitale.

Un modello di comunità

L'obiettivo generale della Rete è quello di esportare un modello di comunità: “Le Portinerie - ha sottolineato la presidente Chiara Saraceno – sono luoghi di inciampo e incontro dove attuare un lavoro comune creando nodi e reti in cui ci si rafforza e si apprende reciprocamente. Questo modello funziona e corrisponde a un metodo di lavoro: ci auguriamo che possa trasformarsi in politiche pubbliche che uniscono il welfare sociale a quello culturale; siamo contenti di aver aperto in biblioteca e a scuola perché ci permette di renderle luoghi aperti alla comunità”.

Marco Berton

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