I consumi energetici sono diminuiti a Torino e in ogni provincia piemontese, ma le spese per luce e gas sono quasi raddoppiate. A dirlo è la ricerca sulla povertà energetica in Piemonte della Turin School of Regulation (iniziativa della Fondazione per l'Ambiente), col sostegno di fondazione CRT, compiuta sulle banche dati dei consumi del 2021 e del 2022.
La principale causa è stata l'incremento dei costi dell'energia che ha colpito gas ed elettricità nel 2022. La conseguenza: rispetto al 2021, in tutte le 8 province piemontesi nel 2022 si è consumata meno energia, dal -3,3% di Torino al -8,2% di Cuneo (i dati riguardano le utenze con una potenza fra 3 e 4,5 kW, ovvero la maggior parte delle abitazioni domestiche).
Nonostante la diminuzione dei consumi, però, la spesa per l'energia elettrica è aumentata, raddoppiando da un anno all'altro. A Torino l'aumento è stato del 106,1%, mentre la provincia con il dato minore è Cuneo con un +95,6%.
Pensando alla transizione ecologica, i dati non sono comunque positivi: nonostante l'aumento dei prezzi e la difficoltà per molte famiglie di sostenere i costi dell'energia, il mese di luglio 2022 è l'unico nel quale i consumi non sono diminuiti ma aumentati. L'estate del 2022, infatti, è stata la più calda dal 2003, in Piemonte, e questo dato può fare pensare alla necessità futura di aumentare i consumi a causa dell'aumento delle temperature.
A subire maggiormente l'impatto dell'aumento dei costi sono stati i territori con i redditi minori, nei quali non si riesce ad accedere allo stesso livello di consumi energetici che caratterizza le province con redditi maggiori. Questo porta a una capacità inferiore di illuminarsi o rinfrescarsi nei vari mesi dell’anno, con conseguenze pericolose pensando all'aumento delle temperature e alle conseguenze dei rischi per la salute.
Durante la presentazione dello studio è intervenuta l'assessora alla transizione ecologica di Torino Chiara Foglietta, che ha parlato dell'impatto sulla città e sui cittadini dell'aumento dei costi dell'energia. "Nel 2021 iniziavano i rincari - ha commentato - ma il 2022 non ci ha portato a ridurre alcuni servizi come l'illuminazione pubblica o i semafori, portando la spesa da 22 a 80 milioni di euro. Ricevo ogni giorno le bollette di cittadini con rincari anche del 100%, costretti a diminuire il loro consumo. È anche un periodo di attenzione alla transizione ecologica, Torino è la città più inquinata a livello di PM10: puntiamo tanto sulle rinnovabili, investiamo sui mezzi di trasporto ecologici come gli autobus elettrici. Il compito della politica e di alcuni stakeholder del territorio è fare sì che nessuno sia lasciato indietro".