Dopo Milano, Torino scende in campo per promuovere l'occupazione femminile. L'associazione Torino Città per le Donne lancia il progetto "WomenToring" per promuovere la presenza femminile in ambito professionale e imprenditoriale attraverso l'incontro tra giovani ed esperte.
"Aumentare la parità di genere"
"È un'iniziativa - afferma la project leader Antonella Parigi - per aumentare la parità di genere. Dopo Milano, noi siamo la seconda città che mette in atto un progetto di mentoring cittadino: speriamo che altre realtà vogliano seguirci".
"Uno dei limiti delle politiche di genere - ha proseguito - è che manca una regia a livello nazionale. Importare è assolutamente un valore".
Tre incontri
"WomenToring" si propone di offrire supporto e consulenza alle giovani donne attraverso almeno tre incontri singoli, della durata di un'ora e mezza al semestre per ogni partecipante, in presenza e/o distanza. Le mentori trasferiranno così le proprie competenze alle ragazze.
Al via la call
Oggi partirà una call aperta per raccogliere le candidature di mentor e mentee. La partecipazione sarà gratuita e riservata a giovani donne con un'età compresa tra i 18 ed i 30 anni, residenti nella Città di Torino, nella sua area metropolitana o che si trovano all'ombra della Mole per ragioni di studio e/o lavoro. Il bando rimarrà fino al 31 maggio ed il forum per l'iscrizione sarà disponibile sul sito torinocittaperledonne.org/womentoring. Al programma parteciperanno 200 mentor e 400 giovani.
I dati
"Se non cresce il lavoro delle donne - ha osservato l'assessore Gianna Pentenero - non cresce l'occupazione. Questo progetto di mentoring è importante perché ha come obiettivo di sanare altri aspetti che segnano ancora il lavoro femminile come l'instabilità e la differenza di trattamento economico".
"La Città - ha concluso l'assessore all'Istruzione Carlotta Salerno - lavora quotidianamente all'abbattimento del gender gap".
Dal punto di vista dei dati, il tasso di occupazione femminile nella provincia di Torino (età 20-64) è al 62.7%. Le disoccupate sono l'8,1%, mentre le inattive il 36,3%.