La città di Torino ha suscitato, da sempre, interesse nei confronti di coloro i quali vi hanno fatto visita, rimanendovi per tempi più o meno prolungati.
Tra i tanti personaggi illustri che hanno calpestato il suolo cittadino vi è, sicuramente, il celebre scrittore francese Gustave Flaubert.
Giunto a Torino nel maggio del 1845, egli soggiornò per due o tre giorni presso la Pensione Europa.
Tra le innumerevoli bellezze offerte dal capoluogo sabaudo, Flaubert rimase affascinato dalla ricchezza dell'Armeria Reale.
Queste, le sue parole in proposito: "Un grande Museo d'artiglieria, tenuto in modo esemplare. Completamente diverso da certi musei in cui le armature, per quanto belle, si riempiono di polvere e di ragnatele. Tutto quanto quì viene esposto è ordinato e pulito... Queste corazze sono servite a proteggere dei cuori palpitanti e coraggiosi: come quella del principe Eugenio di Savoia, che mostra i fori di due proiettili... C'è la sella di Carlo Quinto, in velluto rosso bordato d'argento, di foggia francese, con orli davanti e dietro... Ma ciò che è più curioso sono le armature orientali, turche ed arabe".
Torino, dunque, è stata in grado di ammaliare gli intellettuali esteri non solo per le sue bellezze naturalistiche ed architettoniche, ma anche per il patrimonio culturale e museale di cui può vantare.