Le ferrovie del servizio ferroviario metropolitano di Torino sono davvero inclusive e accessibili a tutti? È la domanda che sta alla base del report svolto dalla facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con le associazioni Federconsumatori Piemonte, Adoc e Adiconsum.
Lo studio
Uno studio presentato oggi, giovedì 22 febbraio, presso la sede di via Verdi della facoltà dalla professoressa associata di Psicometria Elena Loera.
L’obiettivo dello studio
L'obiettivo finale dello studio è quello di identificare le aree di forza e le lacune, fornendo raccomandazioni concrete per migliorare ulteriormente l'esperienza di viaggio per tutti gli utenti, soprattuto ai viaggiatori con disabilità o con mobilità ridotta.
Dodici stanze blu
In Piemonte si contano trenta stazioni (non tutte facente parti delle linee Sfm) e sono attualmente 12 quelle che offrono servizio di “stanza blu”, ovvero gli spazi con servizi di assistenza per i più fragili.
Si trovano ad Asti, Avigliana, Bardonecchia, Carmagnola, Chivasso, Collegno, Fossano, Oulx-Cesana-Claviere-Sestriere, Pinerolo e nelle tre torinesi Lingotto, Porta Nuova e Porta Susa.
Dall’analisi condotta sarebbero però ulteriori le stazioni dove sono previsti servizi in supporto a chi viaggia con mobilità ridotta.
Ma si può fare di più
"Pur tenendo conto della differenza tra regioni - si legge nel report - esiste un’opportunità di migliorare il servizio offerto ai passeggeri a mobilità ridotta in Piemonte, ampliando il numero di stazioni in cui l'assistenza viene offerto.”
Lo studio prende poi in esame un’indagine condotta sul campo con un’osservazione a campione delle stazioni facenti parte dell’Sfm in un arco temporale che è andato da gennaio a maggio 2023.
Criticità a macchia di leopardo
In generale si denotano criticità a macchia di leopardo con le stazioni minori che evidenziano più problematiche per gli utenti a mobilità ridotta.
Scale, ascensori e barriere
Sono state valutate scale fissi e mobili segnalate con indicatori tattili per i non vedenti, ascensori e piattaforme, barriere architettoniche, annunci vocali, segnalazione delle strisce gialle, l’accessibilità di biglietterie automatiche e dispositivi digitali accessibili e infine la presenza di servizi igienici dedicati e conformi alla normativa vigente.
Sui servizi igienici si può migliorare
Su quest’ultimo aspetto sono state evidenziate le maggiori criticità.
"Anche quando i servizi igienici sono presenti in stazione - si legge nel report - questi possono essere chiusi, non accessibili o operano con orario ridotto. Per quanto sia comprensibile la loro assenza vista la tipologia di stazione in molte fermate intermedie, rimane importante assicurare il loro funzionamento e la loro accessibilità nei casi in cui questi siano presenti."
Linee gialle spesso “solo” verniciate
La linea gialla, invece, è sempre presente, ma spesso solo verniciate sulla superficie e non percepibili, per esempio, da ipovedenti.
Ricerca sul sito può essere più agevole
"In generale - continua il report - riteniamo che la ricerca delle informazioni sul sito possa essere resa più agevole, soprattutto in considerazione dei bisogni e capacità delle categorie più fragili di passeggeri”.
Funziona l’aspetto umano
Ma non ci sono solo criticità. L’aspetto umano del personale ferroviario viene apprezzato dagli utenti.
"Un lato positivo - si legge in conclusione - è sicuramente la disponibilità del personale, oltre ed in aggiunta ai livelli di servizio e alle garanzie previste dalla normativa vigente".
Gabusi: "Garantire a tutti l'accessibilità dei mezzi"
"Fin dal nostro insediamento, nel 2019, è massima l’attenzione per l'accessibilità ai servizi di trasporto da parte delle persone più fragili e con mobilità ridotta. Lo dimostrano, ad esempio, le oltre 40mila tessere di libera circolazione in uso e le tante azioni di monitoraggio. A questo proposito, all’interno dei controlli sul trasporto ferroviario (puntualità, qualità, pulizia, affidabilità), la Regione ha previsto monitoraggi specifici sui livelli di accessibilità di treni e stazioni. Nel 2023 sono state fatte oltre cento ispezioni su tutto il territorio", ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Regione Marco Gabusi.
"Questo piano di monitoraggio - aggiunge l’assessore Gabusi - se da un lato ci permette di misurare concretamente l'efficienza dei servizi, dall'altro ci consente di intervenire tempestivamente per risolvere le problematiche riscontrate. È prevista anche una procedura per monitorare la tempistica di soluzione dei disservizi segnalati. Il nostro obiettivo è garantire la piena accessibilità dei mezzi del trasporto pubblico a tutti gli utenti".