“Un percorso inarrestabile”: sono queste le parole utilizzate dal direttore generale dell'Asl di Torino Carlo Picco per definire i progressi fatti dall'Ospedale Martini. A proposito, ieri pomeriggio sono stati inaugurati i nuovi reparti di cardiologia, chirurgia e neurologia, con 16 nuovi ambulatori per un totale di 780 metri quadrati ad un costo di 650mila euro.
I nuovi reparti dell'Ospedale Martini
L'obiettivo degli interventi è quello di rendere il presidio di via Tofane 71, nel quartiere Pozzo Strada, un punto di riferimento d'eccellenza nel panorama della sanità pubblica piemontese: “Negli ultimi anni - ha sottolineato Picco – abbiamo cercato di dare fluidità e organicità ai nostri interventi, facendo in modo che le strutture entrassero in una rete vera e propria”. “Gli investimenti continuano - gli ha fatto eco l'assessore regionale a sport e sicurezza Fabrizio Ricca – e i risultati stanno arrivando: se inauguriamo significa che i servizi funzionano e sono efficienti”.
Gli interventi sono stati realizzati non solo per modernizzare le attrezzature, ma anche per rendere gli spazi più accoglienti. In chirurgia sono stati realizzati l'ambulatorio di aritmologia, l'ambulatorio dello scompenso cardiaco avanzato, l'ambulatorio di ecocardiografia e l'ambulatorio di visite, elettrocardiogramma e prove da sforzo: “Vogliamo - ha aggiunto – rendere la cardiologia del Martini centrale a livello piemontese: a questo proposito abbiamo consolidato l'aritmologia, in attesa di un nuovo angiografo. Contemporaneamente stiamo anche procedendo sullo sviluppo della chirurgia robotica, traguardo che sembrava impossibile, in modo da decongestionare il Giovanni Bosco”.
Importanti anche i progetti su neurologia e chirurgia multispecialistica: quest'ultima, in particolare, prevede 24 posti letto (12 camere da 2 letti). I lavori sono stati eseguiti seguendo le norme antincendio più recenti e criteri di efficientamento energetico: “Altri interventi – ha concluso - hanno riguardato la modernizzazione del pronto soccorso, una nuova terapia intensiva all'avanguardia, la dialisi e una delle sale endoscopiche più belle e moderne della regione. A questo si aggiungono i progressi sull'impiantistica cocleare (raggiunta quota 1000 impianti, ndr) e sulla terapia intensiva neonatale, mentre è previsto l'arrivo di una nuova risonanza magnetica”.
La soddisfazione dei primari
Le migliorie sono state accolte con soddisfazione dai primari dei 3 reparti: “Non ci saremmo mai aspettati - ha commentato Massimo Giammaria di cardiologia – di vedere il Martini così pronto sulla cardiochirurgia moderna: grazie a questi spazi grandi e luminosi riusciremo a fare ancora meglio nella cura degli scompensi cardiaci gestendo i casi più gravi e scambiando informazioni tra più livelli. Speriamo di fare ulteriori passi avanti a livello tecnologico grazie a un nuovo angiografo”.
“Questi ambulatori belli e comodi - ha aggiunto il collega di neurologia Alberto Marchet – sono adatti a gestire le attività che portiamo avanti con patologie come Parkinson, epilessia, demenze, sclerosi multipla e molto altro, malattie con un impatto sociale enorme, permettendoci di migliorare il rapporto di fiducia con i pazienti”.
La chirurgia diretta da Silvio Gorrino, infine, ha fornito alcuni dati: il reparto ha realizzato 2114 interventi in day surgery e 436 con ricovero.