"Noi abbiamo abbiamo la volontà di rimanere a Torino, il Salone del Libro è di questa città". All'indomani delle polemiche Silvio Viale, presidente dell’associazione “Torino, la città del libro”, é tornato a ribadire questa mattina in Commissione Cultura che la kermesse libraria appartiene al capoluogo piemontese.
Però Viale ha chiarito la necessità di avere un "centro fiera a cui fare riferimento". "Torino - ha nuovamente sottolineato - in questo momento non ha un centro fiera all'avanguardia: è stato realizzato all'inizio degli anni novanta e non c'è mai stato un grosso investimento per adeguarlo, cosa che nelle altre città è stato fatto. Noi abbiamo un gap rispetto alle altre città del nord Italia".
Un pensiero condiviso da Gàbor Ganczer, amministratore delegato GL events Italia, che gestisce l'area di via Nizza: "Il Lingotto Fiere accoglierà la prossima edizione del Salone come ha ospitato le quelle precedenti, con il medesimo impegno e lo stesso spirito collaborativo, consapevoli dell’importanza che questo grande evento riveste per il territorio, e certamente il nostro obiettivo è di essere una sede adeguata".
Proprio pochi mesi fa, gli stessi vertici di GL avevano rilanciato agli enti pubblici (Comune e Regione) la richiesta di entrare a far parte della gestione degli spazi. Una situazione, raccontavano, già esistente in altri Paesi dove operano e che garantirebbe un futuro più radioso a Lingotto Fiere. Proprio la prossima edizione del Salone era stata fissata come "ultimatum" per ottenere una risposta concreta.
"Coscienti di alcuni interventi necessari, - prosegue la nota - ci uniamo all’appello di Silvio Viale per collaborare a un tavolo condiviso che abbia l’obiettivo di valorizzare il Lingotto Fiere per il Salone e per gli altri eventi". "A questo proposito - continua Gàbor Ganczer - stiamo già investendo nella struttura con interventi considerevoli per renderla sempre più innovativa e performante soprattutto in termini di sicurezza, efficienza e rinnovamento, quindi interventi di sostanza".
Ed il Comune, per bocca dell'assessore alla Cultura Rosanna Purchia, promette il suo impegno. "La Città - ha spiegato - si sta occupando di questo: questo pezzo è sul piatto del Comune, lo sta affrontando e lo affronterà". "Se volete sapere come andrà a finire, mi sembra però assolutamente prematuro", ha concluso.