Dopo le proteste di politici e sindacati di un mese fa, a Nichelino prosegue la mobilitazione per chiedere la completa riapertura del centro di salute mentale, che l'Asl To5 prima aveva deciso di chiudere, salvo poi ritornare sui propri passi, annunciando un parziale ripristino del servizio.
L'impegno delle associazioni del territorio
Una soluzione non gradita a molti residenti del territorio ed in particolare ad alcune associazioni, che hanno lanciato una petizione, chiamando a raccolta i cittadini. Il risultato è che oltre mille firme sono state raccolte per chiedere la piena riapertura del servizio del Poliambulatorio di via Debouchè. L'iniziativa è stata promossa da Cittadinanzattiva, associazione di Vinovo Nichelino Moncalieri, assieme all’Utim di Nichelino, all’indomani della decisione dell’Asl di aprire il Centro di via San Francesco per soli due giorni alla settimana.
Una soluzione 'tampone', considerata obbligata dall'Asl per la mancanza di personale e per scongiurare l'annunciata chiusura. “In poco più di due settimane abbiamo raccolto circa mille firme di cittadini - spiegano da Cittadinanzattiva e Utim - In più di 200 hanno firmato a Nichelino, davanti al Poliambulatorio di via Debouchè, mentre altri 730 l’hanno fatto a Vinovo, al banchetto allestito davanti la Chiesa di San Bartolomeo”. Ma sottoscrizioni sono state raccolte anche presso le farmacie e gli studi medici della zona, oltre che di fronte ad alcune Chiese, dopo la messa della domenica.
La mobilitazione destinata a proseguire
La mobilitazione è destinata a proseguire ancora, per arrivare poi a consegnare le firme alla direzione generale dell'Asl To5 e all’assessorato regionale della Sanità per chiedere di risolvere in modo rapido e completo la situazione, non limitando diritti e servizi per i cittadini (non solo) di Nichelino.