Meglio rincorrere (sull'elettrico) o fare da lepri su altri percorsi? Se lo sono chiesti oggi i rappresentanti dell'automotive di Piemonte, Lombardia e Liguria, ospitati a Torino per i 5 tavoli di confronto sul futuro economico del Nord Ovest italiano. "Abbiamo un sistema di competenze che rende conveniente venire a fare ricerca e sviluppo da noi - dice Luigi Citriniti, coordinatore del tavolo automotive -, ma abbiamo ragionato anche su un altro aspetto. Siamo arrivati in ritardo sull'elettrico, ecco perché dobbiamo insistere sui biocarburanti".
"Serve avanzare sul fronte di biocarburanti non clima alteranti. Cosi da non buttare via tutto ciò che è legato ai motori termici. A cominciare dell'idrogeno, per esempio", sottolinea Andrea Tronzano, assessore regionale alle attività produttive.
Politica di attrazione e produttore auto
E proprio nei giorni in cui si parla di Stellantis, di futuro e di stabilimenti a rischio (Mirafiori su tutti), anche dal mondo della componentistica interregionale arriva un invito a "una nuova politica di attrazione e alla presenza di un produttore di auto". Una convinzione ribadita all'interno di un'indagine Ires che sarà presentata ufficialmente a marzo. Ma che già oggi è stata oggetto di analisi e confronto.
Non c'è solo Intel
Resta aperta la ferita Intel. "Ma non mi sento di dire che la partita è chiusa - conclude Tronzano -. Anche perché ritengo che abbiamo le capacità per attirare altri produttori del settore".
Insieme per contare di più in Europa
E di auto si discute sempre di più a livello UE. Ecco perché le tre regioni vogliono parlare sempre più a una voce sola. "Siamo estremamente convinti che una maggiore collaborazione con Piemonte e Liguria, dunque i territori del Nord Ovest che producono, può essere strategico per far sentire la nostra voce in Europa", dice Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo economico della Lombardia.
Piemonte e Lombardia per il nucleare futuro
Oltre all'auto, i tavoli hanno riguardato anche aerospazio (a caccia di bandi europei sovra-regionali) microelettronica, logistica ed energia.
E proprio da Milano, su questo fronte, arriva una suggestione: "Sul fronte energia, ci sono molte aziende della filiera di Lombardia e Piemonte che collaboreranno sul nucleare di nuova generazione. E anche sull'automotive, siamo convinti che la componentistica possa essere fondamentale per il trasporto del futuro", ha concluso Guidesi.
"Noi abbiamo una grande impresa in Piemonte che lavora in questo ambito (Newcleo, ndr) e, pur con un esito di referendum da rispettare, abbiamo le capacità per andare oltre e pensare a un nucleare di nuova generazione", conclude Tronzano.