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Economia e lavoro | 06 febbraio 2024, 15:20

Mirafiori, volantinaggio fuori dai cancelli. Mentre i sindacati metalmeccanici chiedono un incontro a Meloni e Tavares

Non si placa l'onda di apprensione sul futuro di Stellantis e in particolare sullo stabilimento torinese. Fim, Fiom e Uilm hanno scritto alla premier che già ieri ha bollato come "bizzarre" le parole dell'ad portoghese

volantinaggio ai cancelli di Mirafiori

Volantinaggio nella giornata di oggi di fronte ai cancelli di Mirafiori

Volantini fuori dai cancelli di Mirafiori, il giorno dopo l'annuncio di un altro mese di cassa integrazione per gli operai addetti alla 500Bev e ai modelli Maserati. A organizzarla, sono i sindacati metalmeccanici torinesi, mentre a livello nazionale i rappresentanti delle segreterie si stanno muovendo nei confronti della premier, Giorgia Meloni.

I segretari generali scrivono a Meloni e Tavares

I segretari generali di Fim Fiom Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno infatti inviato una richiesta di incontro alla presidente del Consiglio, così come ai ministri Adolfo Urso (Mimit) ed Elvira Calderone (Lavoro). Con loro, contattato anche l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, le cui parole sono state le prime a destare il panico. Il successore di Marchionne, infatti, ha parlato chiaramente di stabilimenti a rischio occupazionale (nel caso non ci fossero sufficienti incentivi statali sul fronte dell'auto elettrica) e ha puntato il dito verso Pomigliano d'Arco e proprio Mirafiori, dove si costruisce la 500 elettrica.

Definire gli impegni futuri e le missioni per gli stabilimenti italiani

Un incontro, chiedono i sindacati, da svolgersi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri “al fine di aprire un tavolo di confronto puntuale sulla situazione degli stabilimenti italiani del gruppo e della rete di fornitura”. I segretari, inoltre, richiedono come sia “necessario definire gli impegni futuri di Stellantis in Italia, il quadro delle missioni industriali per gli stabilimenti italiani, la loro messa in sicurezza sul piano dell’occupazione”.

Meloni su Tavares: "Parole bizzarre"

Sul tema, nei giorni scorsi, la stessa Meloni aveva già espresso la sua perplessità, bollando come "bizzarre" le parole di Tavares legate agli incentivi e alle intenzioni dell'esecutivo. La premier ha anche ribadito come gli incentivi ci siano (di quasi un miliardo), ma ha anche sottolineato come essi non possano essere indirizzati a un solo Gruppo privato, ma all'intero settore.

Massimiliano Sciullo

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