La posta aerea, a differenza di quella ordinaria, ha una peculiarità: per essere recapitata in tempi notevolmente più brevi, si serve di mezzi di trasporto, per l'appunto, aerei.
Al fine di poter usufruire di questo servizio, le Poste dei vari stati emettono, di volta in volta, francobolli dedicati, come quello rilasciato a Torino e Roma nel maggio del 1917, in occasione del primo esperimento di posta aerea intercorso tra le due città. Sovrastampati in nero allo scopo di evidenziare l'evento e rilasciati esclusivamente in queste due città limitatamente al periodo in questione, essi furono utilizzati per affrancare, al costo di 25 centesimi, 200 kg di corrispondenza.
Questa venne trasportata da Torino a Roma, il 22 maggio di quell'anno, sul biplano PC1 manovrato dal tenente Mario De Bernardi, pilota collaudatore della Pomilio, partendo dall'Aviosuperficie Torino Aeritalia, per ritornare indietro il 27 di quello stesso mese.
I francobolli, venduti nei tre giorni antecedenti la partenza, recavano il volto del Re Vittorio Emanuele III e la scritta: "Esperimento posta aerea, maggio 1917, Torino-Roma - Roma-Torino". Limitati a tre esemplari a testa, essi vennero stampati, per un totale di 200000 copie complessive, presso l'Officina Carte Valori di Torino.