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Cultura e spettacoli | 04 febbraio 2024, 18:27

Il Piemonte sempre più terra per attori? La parola alla casting director Chiara Moretti

Tra le produzioni a cui ha lavorato Rocco Schiavone, Lubo, Lidia Poët: "Roma resta centrale, ma oggi ci sono più possibilità tra cinema, serie tv e televisione anche se è aumentato il numero di professionalità"

Le riprese della seconda stagione di Lidia Poët

Le riprese della seconda stagione di Lidia Poët

Da qualche anno a questa parte, le opportunità per gli attori e le attrici piemontesi di essere selezionati per ruoli principali nelle produzioni cinematografiche e televisive sono aumentate. A confermarlo è la casting director, Chiara Moretti: “Roma resta sempre centrale, anche solo per il fatto che la maggior parte dei registi sono qui. Se un attore però ha un’agenzia sulla capitale che lo propone può competere per i ruoli principali. Una volta era più difficile. Oggi non è solo una questione di casting director, ma anche che non ci sono sono abbastanza ruoli per tutti”.

La buona notizia per i numerosi aspiranti attori però è che oggi registe e registi, prediligono anche figure locali rispetto a quelle romane. 

C’è una tendenza a voler trovare attori non per forza romani, quindi in qualche maniera c’è più apertura a cercarli da altre da regioni. In più una volta c’era solo cinema, adesso ci sono anche le serie, che offrono nuove possibilità”. 

Nella sua carriera Chiara Moretti, ha seguito diversi film, l’ultimo è stato Lubo, film girato per buona parte in Piemonte e selezionato a Venezia 2023. Ma parlando di serie, ne ha seguite anche di successo, tra queste Lidia Poet e Rocco Schiavone. 

“Rocco Schiavone è una serie che seguo dalla prima stagione, seguivo le  comparse, poi ruoli secondari, adesso ruoli importanti di puntata. Essendo torinese ho più conoscenza degli attori del Nord. Poi ho seguito la serie Lidia Poet, interamente girata per due stagioni a Torino. In tutte queste riprese, come anche in Giustizia per Tutti, devo dire che abbiamo coinvolto davvero tanti attori e attrici piemontesi e di questo sono contenta”.

Per serie di questo genere, la richiesta di comparse è sempre molto importante. 

“Il mondo delle comparse è importantissimo per un progetto cinematografico. Per Lidia Poet abbiamo dovuto trovare tante comparse che avessero determinate caratteristiche adatte al periodo storico, come ad esempio la barba lunga. Le comparse danno davvero il sapore di un’epoca all’interno di un film e ne servono tante. Anche per quello in Piemonte si sono formati tantissimi professionisti, affidabili. C’è gente che magari lavora in banca, ma ha questa passione, lo fa con con piacere ed entra in questo mondo volentieri, anche perché solo di comparse spesso non si riesce a vivere”

Il ruolo del casting director in Piemonte è cresciuto dalla fondazione della Film Commission. 


“Film Commission è stata fondamentale perché ha permesso anche agli attori giovani di confrontarsi con registi di alto livello. Oggi gli attori sono aumentati, fino a qualche anno fa erano meno specializzati in cinema, fiction o teatro, mentre ora si formano in scuole più mirate. Il nostro ruolo come casting director è di fare da filtro tra gli attori e registi. Io mi occupo sia degli attori che delle comparse. Le produzioni che arrivano da fuori e che vengono in Piemonte, oggi anche grazie a Film Commission, partono da Roma arrivano da noi e molto spesso ci chiedono ricerca dei ruoli secondari e comparse. A volte c’è già un pacchetto di ruoli pronti per quelli principali, altre volte capita che no sia così. Negli anni ci sono state produzioni che hanno cercato attori e attrici per i ruoli principali. Rispetto a Roma siamo una figura unica nel panorama italiano, ci sono figure similari in Trenino Alto Afige e in Puglia, qualcuno anche in Lombardia, ma spesso sono gestite dalle agenzie”. 

Un ruolo quello del casting director che in generale è affidato a figure femminili. 

In Piemonte saremo 6 o 7 e siamo tutte donne. In generale in tutta Italia però sono quasi tutte donne, è un settore che ho sempre visto prettamente al femminile. Forse per una certa sensibilità e pazienza, ci sono pochi uomini.”

Chiara Gallo

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