Da 99 euro a 139, nel giro di una manciata di ore. E' questa la (brutta) sorpresa che il 2024 ha portato con sé per i pendolari che usano il treno per spostarsi, soprattutto tra casa e lavoro. E' questo il racconto che ci fa un lettore, che proprio per la sua professione si sposta spesso tra Torino e Milano. E che fino a qualche tempo fa aveva scelto di utilizzare la soluzione del carnet da 10 corse di Trenitalia, valido dal lunedì al venerdì.
"E' la formula che forse è più diffusa tra chi, come me, fa il pendolare. Era un prezzo conveniente e spostarsi in treno aveva una sua sostenibilità. Da gennaio, però, è scattato un aumento di 40 euro. Una mazzata, dal venerdì al lunedì", racconta il pendolare torinese.
Un aumento che, oltre che inatteso, finisce per suonare anche come una beffa: "Proprio nei giorni in cui si è parlato di un'ipotesi di treni in più, tra Torino e Milano, in orari notturni, bisognerebbe invece forse ragionare su quello che già c'è. E sui prezzi - prosegue il pendolare -. E forse, più che una corsa notturna, sarebbe meglio aumentare i treni durante gli orari di punta. Dovrebbero venire a vedere in che condizioni viaggiamo. E ora strapaghiamo pure".
E la delusione è il sentimento più diffuso, difficile da frenare: "Non ci sentiamo tutelati. Sembra quasi che vogliano costringerci a trasferirci a Milano, per trovare un lavoro. A Torino, oggi, lavorare è molto difficile. Forse dovremmo organizzarci, come pendolari, per far sentire la nostra voce anche più in alto".
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