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Politica | 30 gennaio 2024, 13:28

Fratelli "coltelli" su Askatasuna. Crosetto ed il centrodestra contro i colleghi: "Fughe in avanti per raccattare qualche voto"

Stamattina Liardo e De Benedictis, con la parlamentare Montaruli, hanno annunciato un referendum abrogativo. L'assessore regionale Ricca si rivolge a Piantedosi

Fratelli "coltelli" su Askatasuna. Crosetto ed il centrodestra contro i colleghi

Fratelli "coltelli" su Askatasuna. Crosetto ed il centrodestra contro i colleghi

Fratelli coltelli: nel partito torinese della Meloni stanno volando gli "stracci". La motivazione? Askatasuna. Ad accendere la miccia la fuga in avanti questa mattina della parlamentare Augusta Montaruli, ma soprattutto dei consiglieri comunali Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis. Che senza parlare con il collega di FdI in Sala Rossa Giovanni Crosetto hanno annunciato un referendum abrogativo sul documento elaborato dalla giunta Lo Russo per "liberare" legalmente l'immobile di corso Regina Margherita 47. 

"Raccattare qualche voto di preferenza" 

Una proposta, quella di Liardo e De Benedictis, che per Crosetto e gli altri colleghi del centrodestra "serve solo a raccattare qualche voto di preferenza personale. Prima l’ospedale della Pellerina, poi il conguaglio ATC e adesso questo. Ora basta". A finire nel mirino anche Montaruli, da sempre vicina all'assessore regionale Maurizio Marrone, che ha tutta l'intenzione di ricandidarsi alle Regionali 2024.

"Il centro-destra - continua il nipote del Ministro alla Difesa - deve lavorare per rimanere unito e compatto, non per favorire qualcuno a scapito degli obiettivi che, tutti assieme, potremmo raggiungere".

"Maggioranza Lo Russo dalla parte legalità" 

E nell'ottica del coesione anche in vista della urne, domani Forza Italia, Lega, Torino Bellissima, Torino Libero Pensiero e Fratelli d'Italia (almeno Crosetto), annunceranno la proposta di delibera di iniziativa popolare per chiedere di annullare gli effetti della delibera di Giunta che legalizza il centro sociale Askatasuna.

"Quello che è successo - chiosano - è vergognoso e lontano da ogni principio di legalità e di rispetto dello Stato di Diritto. Questo centro sociale occupa abusivamente un immobile di proprietà del Comune di Torino da 27 anni ed i suoi membri sono accusati di associazione a delinquere. La maggioranza si schiera così dalla parte della delinquenza e dell'illegalità".

La Regione si rivolge a Piantedosi

Ancora più netto il capogruppo comunale, ed assessore regionale della Lega, Fabrizio Ricca: "Quel centro sociale va sgomberato e non concesso, non si crei un precedente pericoloso per la città, non si legittimi la violenza. Ho chiesto un incontro urgente con il ministro Paintedosi per fermare questa decisione sbagliata”.

Cinzia Gatti

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