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Economia e lavoro | 30 gennaio 2024, 14:54

Capitale della cultura d'impresa? Se Mirafiori trema, Torino apre a produttori d'auto asiatici: "Cinesi e coreani, magari"

Debutto all'Unione industriale del calendario di eventi del 2024. Marsiaj: "Se lo stabilimento storico non sarà il futuro, dobbiamo tenere qui la testa, l'ingegneria progettuale che fa innovazione. Così avremo nuovi interlocutori"

Marsiaj e Tronchetti Provera si stringono la mano

Capitale della cultura d'impresa? Se Mirafiori trema, Torino apre a produttori d'auto asiatici

"Torino deve tenere qui la progettazione, nel mondo dell'auto: l'innovazione di prodotto e di processo. Più che la produzione, dobbiamo diventare un centro di ingegneria centrale per Stellantis. E solo così si possono attirare qui anche altri interlocutori. Nulla preclude che qui a Torino arrivino nuovi operatori del settore, magari cinesi o coreani". Così Giorgio Marsiaj, presidente dell'Unione Industriali di Torino, ha aperto i lavori di "Torino capitale della cultura d'impresa". Un calendario di eventi che scandirà il 2024 della città. 

E parlando di Torino, è impossibile non parlare di automotive, soprattutto con un destino di Mirafiori che sembra sempre più in bilico. Proprio nel giorno in cui sono uscite dalla catena di montaggio gli ultimi esemplari previsti di Maserati Quattroporte e Ghibli. "Non so se la fabbrica torinese sarà ancora nel futuro di Stellantis (alcune fonti di stampa oggi la escludono dalle 3 presenze che si potrebbero consolidare in Italia, per Stellantis, ndr) - prosegue - ma dobbiamo continuare a essere attrattivi".

Non è transizione continua, ma progresso

"Non è vero che siamo da 30 anni in una eterna transizione: questo è il progresso, siamo alla fine di un ciclo industriale e all'inizio di un nuovo ciclo, con obiettivi nuovi e sfidanti - ha aggiunto - È pur vero che siamo carenti su alcuni aspetti, come logistica e infrastrutture. E che in mezzo a poli si eccellenza, ci sono anche incompiute, come la Città della Salute. Dobbiamo essere più attrattivi".

E restando sul tema di giornata, Marsiaj ha sottolineato: "La cultura d'impresa non riguarda solo noi: sono i valori del lavoro, del come si fa, del "a che cosa serve" e della capacità di fare rete e relazioni". 

Torino ha superato una crisi che sembrava fatale

Ospite d'onore del primo appuntamento, nel Centro congressi dell'Unione Industriali, Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli. "Torino ha superato una crisi che sembrava dovesse metterla in ginocchio e dal 2019 non ci siamo risparmiati nulla, tra pandemia, guerra in Ucraina, crisi delle materie prime e ora la guerra in Medio Oriente".

La lezione? "Da soli non si può fare nulla. È stato dimostrato dalla Pandemia, in Europa. Lo richiede ora la crisi di Suez, se vogliamo scongiurare il declino dell'Italia e dell'Europa".

Pirelli, poi, non è un mondo lontano. "A Settimo Torinese abbiamo salvato una fabbrica che doveva chiudere e invece adesso è una delle nostre migliori fabbriche nel mondo. È la dimostrazione che in Italia le cose le sappiamo fare", conclude Tronchetti Provera. "Investiremo 50 milioni nei prossimi due o tre anni".

Massimiliano Sciullo

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