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Economia e lavoro | 25 gennaio 2024, 13:45

Chiusura TE Connectivity, sciopero e incontro in Regione per salvare i 224 lavoratori

Ieri l'incontro col Ministero, i sindacati chiedono sostegno contro la decisione della multinazionale statunitense di chiudere la sede di Collegno. La Regione accetta di fare da mediatore, il 22 febbraio nuovo vertice

Chiusura TE Connectivity, sciopero e incontro in Regione per salvare i 224 lavoratori

Chiusura TE Connectivity, sciopero e incontro in Regione per salvare i 224 lavoratori

Contro la chiusura di TE Connectivity a Collegno, lavoratori e sindacati hanno scioperato e chiesto un incontro con l'assessorato regionale al lavoro. Di ieri invece l'incontro con il Ministero, dove Fiom CGIL e Fim CISL hanno chiesto al Governo di schierarsi coi lavoratori e fare tutto il possibile per scongiurare la chiusura dell'azienda statunitense, che lascerebbe a casa 224 dipendenti.

Fiom: "La multinazionale non si deve spostare"

"Non possiamo dirci del tutto soddisfatti dell'incontro di ieri - ha commentato Giorgia Perrone, funzionaria Fiom di Collegno - abbiamo chiesto che intervengano con fermezza perché l'azienda resti sul territorio visto che ha capacità economiche ma abbiamo trovato Ministero e Regione ancora tiepidi rispetto alle nostre rivendicazioni. Vorremmo che prendessero le parti dei lavoratori per loro ma anche per le generazioni future che trovano un territorio con sempre meno aziende e sempre più piccole. Si può partire da qui, chiedendo a una multinazionale di rimanere su un territorio dove non hanno bilancio negativo. Loro fanno ragionamenti globali per massimizzare il profitto spostandosi in Cina e Stati Uniti, basandosi su previsioni che vedono la diminuzione del consumo degli elettrodomestici in Europa e quindi meno domanda di connettori".

Fim: "Decisione inspiegabile, l'azienda è in salute"

"Rimane l'amaro in bocca perché è un'azienda in salute - ha commentato Massimo Dicanosa, rappresentante Fim - Lavoro qui da 25 anni e abbiamo dato tutto, difficile andare a giustificare la chiusura dello stabilimento che è in salute. Lasciare un'azienda fa male sempre, ma lasciarla in salute ancora di più".

La Regione farà da mediatore, a febbraio nuovo incontro

La Regione Piemonte ha accolto le istanze, dichiarandosi disponibile ad esercitare il proprio ruolo di mediatore, di concerto anche con il MIMIT (Ministero dell'Industria e Made in Italy) mettendo a disposizione tutte le risorse previste. 

Il 22 febbraio ci sarà un nuovo incontro in sede ministeriale.

Francesco Capuano

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