"La salute dei cittadini è un tema troppo serio per giocarci sopra. Oggi il Presidente Cirio ha raccontato numeri sulla sanità che non solo non corrispondono alla concreta esperienza quotidiana dei cittadini piemontesi ma che sono anche falsi. I numeri corretti dicono che durante gli anni della Giunta Chiamparino l’occupazione in sanità era cresciuta di 320 unità a tempo indeterminato, e non lo dice il Pd, ma risulta dai documenti agli atti della quarta Commissione del Consiglio Regionale e da quelli a me consegnati dalla struttura dell’assessorato alla Sanità due anni fa. Un saldo positivo modesto ma positivo", ha replicato Daniele Valle del Pd.
"Negli ultimi quattro anni, invece, sono scesi di oltre 2300 unità, e anche questo non lo dice il Pd ma è certificato dai dati fornitici dalle Asl, azienda per azienda, anno per anno. Documenti ufficiali che siamo disponibili a fornire a chiunque li desideri, a cominciare dal Presidente Cirio. Come spiegare, allora, le affermazioni di Cirio? Può darsi che nei suoi numeri abbia scelto di conteggiare anche i tanti precari e “gettonisti” a cui si è fatto ampio ricorso in questi ultimi anni?".
"Sui posti letto, che necessiterebbero di un coerente e proporzionale incremento di personale, è il caso di rilevare che la quasi totalità dell'incremento deriva dai posti letto c.d. Arcuri, pagati dal governo nazionale. E che il Piemonte non ha incredibilmente ancora finito di realizzare", ha concluso il vice presidente del Consiglio regionale. "Pertanto, non si tratta di rimpallare le responsabilità tra destra e sinistra, quanto di dare numeri veri e risolvere i problemi. Sarebbe auspicabile che i prossimi mesi di campagna elettorale non siano tutti all'insegna di dati falsi e inaugurazioni a rate".
Duro anche il commento del M5S: "Oggi, all’inaugurazione del Museo regionale di scienze naturali, il presidente Cirio ne ha dette di tutti i colori. La sua è una narrazione non veritiera e del tutto parziale, un po’ come il taglio del nastro di un Museo di cui soltanto 2mila metri quadri su 9mila sono stati aperti al pubblico. La realtà dei fatti, come al solito, è ben differente da quella descritta da Cirio. Basti pensare alle frottole che il governatore racconta sulla sanità piemontese, che secondo Cirio starebbe finalmente uscendo dalla crisi", dichiarano la capogruppo Sarah Disabato assieme ai consiglieri Sean Sacco e Ivano Martinetti.
"Niente di più falso e sarebbe sufficiente lasciar perdere le inaugurazioni in pompa magna e visitare gli ospedali della nostra Regione per vedere con i propri occhi quel che sta accadendo. Migliaia di persone sono ammassate nei pronto soccorso in attesa di un posto letto che non c’è, mentre il personale è costretto a turni massacranti per salvare il salvabile e le liste d’attesa si allungano per la necessità di rispondere ad urgenze ed emergenze. Per non parlare di chi è costretto a ricorrere al privato oppure a doversi spostare fuori Regione per ricevere una prestazione o una visita a cui altrimenti non riesce ad accedere col servizio pubblico", proseguono gli esponenti pentastellati.
"Non capiamo di quale Regione stia parlando Cirio, ma sicuramente non del Piemonte. Il nostro presidente torni con i piedi per terra, lasci perdere annunci e proclami e si tiri su le maniche per migliorare davvero la vita dei piemontesi. Il resto, come sempre, sono chiacchiere", conclude la nota del gruppo regionale del M5S.