"Relativamente al futuro del Centro Grandi Ustioni, l'Azienda sanitaria sta procedendo con il progetto di unificazione delle strutture Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e Centro Grandi Ustionati, che ha lo scopo di ottimizzare il funzionamento del Centro, incrementare il ruolo di eccellenza della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e del Centro stesso e garantire la presenza costante degli specialisti afferenti alle due équipe.
Si precisa inoltre che l'Azienda sanitaria procederà gradualmente all'integrazione di personale qualificato attraverso procedure concorsuali. Per quanto riguarda la Banca Cute, l'Azienda ha avviato un percorso di potenziamento delle attività di prelievo attraverso la sostituzione progressiva di personale medico, in formazione e non, con personale dipendente, al fine di rafforzare il carattere istituzionale delle attività svolte e garantirne continuità nel tempo". Così l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi in risposta all’interrogazione consiliare sul servizio del Centro Grandi Ustionati e della Banca della Cute.
"Il Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino, fiore all'occhiello della sanità piemontese e riconosciuto a livello nazionale, è attualmente a rischio di declino.
“Ultimo esempio in ordine di tempo di una politica sanitaria non lineare e contraddittoria”, sottolinea però la Presidente di LUV Silvana Accossato che sottolinea come “La situazione critica è emersa dopo il pensionamento dello storico primario, avvenuto più di un anno fa. Da allora, il ruolo non è stato rimpiazzato e la “struttura complessa” è diretta dalla sua vice, con grande competenza ma nei fatti con una persona in meno in servizio e quindi si trova a dover gestire il reparto con una carenza di personale”.