E' finalmente riaperto da oggi, lunedì 8 gennaio, il pronto soccorso dell'ospedale di Cuorgné. Il governatore Alberto Cirio lo ha sottolineato, parlando proprio di fronte all'ingresso della struttura del Canavese.
Chiuso dai tempi del Covid
"Era chiuso dai tempi del Covid. Ci eravamo impegnati a farlo riaprire e proprio in questa data e da oggi il pronto soccorso è di nuovo operativo: in questo modo viene garantito il diritto alla salute di chi vive in Piemonte, di tutti, di chi vive nelle aree di montagna come di chi vive in città".
"Un impegno mantenuto per garantire la salute dei cittadini piemontesi", ha concluso il presidente della Regione. Ma nelle settimane scorso, pur riconoscendo l'importanza della sua riapertura, i sindacati avevano polemizzato, ricordando come nell'ospedale ci fosse una grave carenza di personale.
M5S: "C'è poco da festeggiare"
"Questa mattina ha riaperto i battenti il pronto soccorso dell'ospedale di Cuorgnè. Una notizia di certo positiva per il Canavese, ma che non giustifica le celebrazioni ed i festeggiamenti in pompa magna voluti da Cirio e dalle forze di Centrodestra", attacca la capogruppo in Regione del M5S Sarah Disabato. "Furono proprio loro, ad inizio pandemia, a chiudere il pronto soccorso, causando innumerevoli disagi ai cittadini di quel territorio. E sempre delle forze di maggioranza è la responsabilità di avere tenuto chiusa la struttura per più di tre anni, con l'emergenza Covid ormai conclusa da tempo".
"Invece di lanciarsi in questi teatrini totalmente fuori luogo, Cirio chieda scusa ai tanti canavesani che in questi anni hanno dovuto fare a meno di un servizio di fondamentale importanza e che ancora una volta, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, viene lasciato in mano ai medici "gettonisti", quindi ai privati", conclude Disabato. "Sarebbe ora di riparlare anche dell'ospedale di Lanzo, con il pronto soccorso prima declassato a punto di primo intervento e poi totalmente chiuso. Da Cirio non vogliamo passerelle, ma risposte".