Nei decenni passati, quando erano bambini i nostri genitori ed i nostri nonni, i regali per le feste natalizie erano portati non da Babbo Natale, ma dalla Befana...con il conseguente scontento per il non poterne godere appieno a causa dell'immediato rientro a scuola.
Legata a questa festività, a partire dal termine del secondo conflitto mondiale e per il ventennio successivo si sviluppò una tradizione molto particolare, diffusa a Torino ma anche nel resto d'Italia.
Si trattava della cosiddetta "Befana del vigile urbano", ossia l'abitudine di portare dei doni ai vigili presso le proprie postazioni di servizio. Tale consuetudine, che vedeva il viavai di frutta, dolci, bottiglie di vino consegnati alle guardie municipali nel giorno dell'Epifania, nacque nel 1946 allo scopo di aiutare la categoria che, all'epoca, non godeva di condizioni economiche particolarmente favorevoli.
Col passare del tempo, poi, quando ci fu un progressivo miglioramento del tenore di vita, la tradizione della consegna dei doni il giorno della Befana proseguì, ma i vigili urbani da quel momento in poi decisero di donare quanto ricevuto alle famiglie meno abbienti della propria città, in segno di solidarietà.
Oggi, anche a causa dell'installazione delle postazioni semaforiche, la figura del vigile urbano ha ridotto parzialmente la sua operatività. Di conseguenza, anche questo rito legato all'Epifania è andato via via scemando fino a scomparire del tutto, ma la dolcezza del suo ricordo fa parte della memoria di molti di noi, ed è un altro segno tangibile della generosità della nostra gente.