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Attualità | 31 dicembre 2023, 16:10

Qualità della vita: Torino in linea con Bologna e Verona, ma crolla sulle opportunità di lavoro

Il rapporto prende in analisi 83 centri urbani europei. Nel capoluogo piemontese l'82% degli intervistati è soddisfatto, ma solo il 19% lo è a livello professionale

Qualità della vita: Torino in linea con Bologna e Verona, ma crolla sulle opportunità di lavoro

È stata pubblicata la classifica dalla sesta edizione del Rapporto 2023 sulla qualità della vita nelle città europee.

Si tratta di un'indagine che non raccoglie informazioni statistiche oggettive ma rileva l’opinione soggettiva dei cittadini in relazione a determinati aspetti della propria vita. Al centro dell'analisi quindi è la soddisfazione dei cittadini, non l’efficacia dei servizi o l’ampiezza di certi fenomeni urbani con dati statistici.

Pubblicato per la prima volta nel 2007, misura la percezione dei cittadini di 83 centri urbani, tra cui sei città italiane e tra queste figura anche Torino.

Per quanto riguarda la soddisfazione generale dei cittadini, il capoluogo piemontese è in linea con il resto delle città del nord Italia: l'82% degli intervistati si ritiene soddisfatto della qualità della vita. A Bologna è pari all'87% mentre a Verona, 89%. Crolla drasticamente al Sud, con Roma 71%, Napoli 66% e Palermo 62%. 

Sul fronte della sicurezza in città, a Torino il 49% degli intervistati si ritiene soddisfatto. Anche in questo caso, rispetto a Bologna (53%) e Verona (64%) ha la percentuale più bassa. 

Importante il divario sul fronte delle opportunità lavorative: a Torino il 19% si ritiene soddisfatto, mentre a Bologna la percentuale sale al 46% e a Verona al 47%. 

Anche per quanto riguarda gli altri aspetti, dalla salute alla qualità dell'aria, la città della Mole fatica a stare al passo con le altre due città, mentre lascia ampio scarto con le città del Sud. 

Occorre certo tenere comunque conto del fatto che Torino conta al suo interno quasi 850 mila abitanti, mentre Verona arriva a 250 mila e Bologna a 394 mila. 

Sia a livello europeo che italiano, la ricerca evidenzia in generale ancora un grande divario tra Nord e Sud. 

 

Chiara Gallo

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